Giacomo Leopardi dell’Abruzzo ricorda i famosi confetti cannellini di Sulmona, ma se avesse potuto apprezzare più a fondo, nel suo soggiorno milanese, il "risotto alla milanese" con lo zafferano di Navelli, difficile pensare che oltre La Ginestra non avrebbe celebrato anche quel piccolo fiore viola che già dalla cucina del Rinascimento aveva preso piede.
Navelli, 650 abitanti (nella foto una veduta), è uno dei comuni colpiti dal terremoto dell’Aquila, con oltre il 50% delle case distrutte dal sisma, il patrimonio storico artistico compromesso, un bellissimo centro storico, quello di Civita Retenga, tipico esempio di borgo medievale arroccato, gravemente danneggiato. Crolli pesanti che hanno anche interessato le strutture pubbliche.
Da oggi Recanati e Navelli sono più vicine grazie alla collaborazione della Banca di Credito Cooperativo che ha sposato un progetto della sezione di Protezione Civile di Recanati, quello di donare al borgo abruzzese un’aula multimediale nella ricostruita sede delle scuole elementari.
“Sede –come ha sottolineato Alberto Cecconi (foto a dx) della Protezione Civile Regione Marche, impegnato 8 mesi nel COM di Navelli- che è stata durante la gestione dell’emergenza dormitorio, sala radio, punto medico e che oggi viene restituita come spazio per la cultura”.
Un’aula multimediale collegata ad internet con adsl, dotata di 12 postazioni, ognuna con un computer, una postazione per il docente, sistemi di video conferenza, di proiezione e annessa piccola biblioteca, che non solo servirà alle attività della locale scuola elementare, ma fungerà anche da punto di incontro della comunità navellese. E sarà intitolata aula “L’Infinito”.
“La BCC –ha spiegato Giacomo Regnicolo, presidente BCC- con la sua struttura nazionale è già presente nell’aquilano, noi come espressione di una comunità locale, insieme al nostro personale ed ai soci della banca, abbiamo pensato di contribuire con qualcosa di particolare, in linea con i nostri criteri di solidarietà che già ci impegnano, per esempio, in un progetto di microcredito in Equador. Per noi la solidarietà non ha latitudine o distanza. Abbiamo preso atto di una situazione difficile a Navelli e abbiamo pensato a qualcosa per i bambini, perché prima del denaro loro sono un investimento sul futuro, e non c’è futuro senza cultura. Ma anche il rispetto della natura, che a volte ci si rivolge contro, deve impegnarci per un sua salvaguardia”. (nella foto sotto, un momento della conferenza stampa)
Non a caso è da secoli che nei mesi di ottobre e novembre, la Piana di Navelli assiste al miracolo dei fiori viola: piccoli e delicati petali che, all’improvviso, spuntano dalla terra scura rompendo l’equilibrio giallo e rosso della tavolozza autunnale. Uno spettacolo impareggiabile che avviene solo se l’uomo riesce a stringere con la natura un forte legame, fatto di rispetto e devozione.
“Dalla città che ha dato i natali a Leopardi e Gigli –commenta il sindaco Paolo Federico (foto a dx)- non ci aspettavamo che un grande dono in termini di sviluppo della cultura ed il bel progetto della Protezione Civile andava in questa direzione. La conferma di una politica di solidarietà, anche ben lontano dai suoi territori di operatività, della BCC di Recanati è stata poi determinante.”
Alla consegna “virtuale” per ora (prevista una grande festa per l’inaugurazione tra febbraio e marzo a Navelli), erano presenti il Presidente della BCC, Giacomo Regnicolo, oltre il sindaco di Navelli, Federico, quello di Recanati, Fiordomo, i rappresentanti della locale sezione della Protezione Civile, con il capo gruppo Taffi.
Visitando poi la sede del comune, i due sindaci, insieme ai volontari della Protezione Civile, hanno gettato le basi per la festa che ci sarà all’inaugurazione della sala multimediale, in cui i bambini di Navelli e una rappresentanza di quelli di Recanati saranno i protagonisti. I due sindaci hanno anche auspicato una più stretta collaborazione in termini scambi culturali e non solo.
Recanati è la seconda volta che si muove per la cultura in favore di un comune terremotato. Il terremoto che colpì Serravalle del Chienti vide l’Associazione Commercianti Il Chiostro insieme al comune indire una campagna di raccolta fondi per finanziare un investimento su una sede scolastica.
Navelli (nella foto la piana di produzione) è famoso in tutto il mondo per il prezioso ed unico “oro rosso”, lo zafferano che, oltre a sedurre con il suo inconfondibile aroma, cattura ogni anno gli sguardi attoniti di tanti visitatori, uno spettacolo da non perdere, quando i campi di velluto viola si stagliano contro il profilo elegante del borgo, illuminato dal colore dorato della pietra.
Quel profilo elegante che anche lo zafferano ha contribuito a creare, grazie alla sua fortunata commercializzazione. È, infatti, nei secoli d’oro dello zafferano (il Cinquecento e il Seicento), che Navelli ha allargato le sue mura e si è arricchito maggiormente di palazzi.
Prima del sisma, guardando il paese dall’esterno, le cappelle, le chiese e le residenze signorili sembravano quasi mimetizzarsi, creando un tutt’uno con il groviglio infinito di archi e di strade.
Oggi il centro storico con le sue viuzze strette è danneggiato gravemente dal terremoto, ma austero e disabitato testimonia comunque di un passato florido basato sulla produzione dello zafferano.
Nella foto, il sindaco di Navelli insieme al collega di Recanati, il presidente della BCC, ed i rappresentanti della Protezione Civile per una foto ricordo
Il primo cittadino di Navelli con i responsabili della Protezione Civile Regionale e recanatese
Una veduta del centro storico di Navelli