A tre giorni dalla data dell’inaugurazione dei ristrutturati locali destinati ad ospitare la scuola elementare “B. Gigli” in un unica sede, ancora si lavora nel cantiere di Sant’Agostino e ci sono alcune sorprese.
La prima riguarda un cancello in ferro battuto posto a chiusura del Chiostro sul versante che da sul piano scoperto del sottostante parcheggio. Il cancello è tutt’altro che provvisorio e da l’impressione che esso diventi stabile e porti ad una possibile limitazione dell’utilizzo del pedonale di collegamento parcheggio-chiostro-centro storico in alcune ore.Ma quel cancello ha una storia. Diversi anni fa fu l’arch. Sensini (all’epoca direttore dell’UTC) a volerne l’installazione per chiudere il Chiostro, almeno la notte, compreso il grande portone che da sul piazzale esterno verso via Calcagni. Si arrivò solo a mettere i perni e subito insorsero i residenti negli immobili del chiostro, ma si levarono proteste anche da parte di quell’opposizione che oggi è nuova maggioranza.
Sarebbe bene che si chiarissero gli scopi dell’installazione del cancello. In comune qualcuno parla di chiusura serale per prevenire atti di vandalismo, il che significherebbe che un turista che volesse visitare il Chiostro sul quale si affaccia la Torre del Passero Solitario, dovrebbe farlo entro certe ore. Non sarebbe stata sufficiente una telecamera? Ed appare strano che il piano di telesorveglianza varato dalla giunta, sapendo del trasferimento della scuola, presenti proprio una falla nel settore Chiostro-via Calcagni-via Roma-via XX Settembre.
L’impresa che lavora nel Chiostro ha completato la messa in opera delle arcate di sostegno del Chiostro. Le foto sono eloquenti del “nuovo look”.
Intanto l’assessore ai LL. PP. Biagiola ha assicurato che non appena la scuola si sarà insediata (cioè l’emergenza più immediata) si provvederà a mettere mano a quel brutture che è rappresentato dai tanti cavi e tubi in giro penzolanti per il Chiostro essendoci nel sottostante pavimento in cotto le predisposizioni per mettere sottotraccia le cavature.