La vicenda dei pilastri in acciaio che sono in fase di posizionamento per sostenere le arcate del Chiostro di Sant’Agostino, con un effetto “deturpante” per un luogo simbolo della leopardianità, la Torre del Passero Solitario, diventeranno oggetto di una richiesta di intervento da parte del Ministro per Beni Culturali, Biondi.
L’inziiativa è stata presa dal consigliere del PdL, ing. Maurizio Paoletti, per niente convinto della necessarietà dell’operazione sia sul piano tecnico che su quello delle giustificazioni addotte dall’assessore ai LL. PP., Biagiola.
Biagiola in un primo momento aveva riferito di un intervento collegato ad aumentare la staticità del complesso in relazione alla realizzazione nella parte sovrastante della sede provvisoria della scuola elementare “B. Gigli”, e comunque di un intervento che la Sovrintendenza aveva sollecitato a prescindere. Poi l’assessore ha “corretto” il tiro, affermando che si tratta di momentanei ausili in attesa di un nuovo progetto. Dichiarazioni che hanno indotto Paoletti a chiedere un intervento del Ministro.
Paoletti inoltre denuncia che ” I lavori sono iniziati in seguito alle verifiche statiche effettuate dai professionisti dopo l’11 novembre scorso perché l’edificio destinato a sede scolastica, così come era, non reggeva, quindi quelle colonne in muratura erano troppo esili per poter sostenere l’intero carico.”
Per Paoletti però si poteva avere meno fretta di trasferire la scuola in quella sede e avere così il tempo per studiare un progetto alternativo che non avrebbe affatto deturpato l’antico Chiostro.
Allo stato attuale attacca Paoletti “si è ricorsi a piastre metalliche con pilastri, realizzate con putrelle in acciaio, che imbrachetteranno queste colonne pregiate in muratura mentre arcate sempre in acciaio andranno a sostenere le volte con effetti visivi devastanti”.
Intanto il comune conferma che per il 10 gennaio le classi delle elementari “B. Gigli” oggi divise sui plessi di via Politi e Pittura del Braccio avranno a disposizione la sede del Chiostro Sant’Agostino.