Di Simone Giaconi, capogruppo Per Recanati
A prima vista potrebbe essere questa la conclusione, visto che ad una mia interrogazione a risposta scritta, sui bagni realizzati deturpando la chiesa di San Pietrino, hanno risposto in due.
Purtroppo però le due versioni contrastano tra loro e quello che dice il primo è puntualmente smentito dal secondo assessore.
Infatti mi è stato scritto dall’assessore ai lavori pubblici che all’interno della chiesa “sono stati completati gli interventi già avviati dalla precedente amministrazione” mentre l’assessore al turismo smentisce tutto affermando che è stato fatto un “bagno per disabili”, rincarando la dose con un perentorio “chiunque fosse contrario a questa realizzazione sarebbe soltanto malevolo”, forse pensando alla risposta del suo collega di Giunta che, guardando il progetto del 2003, non rinveniva alcuna traccia di bagno all’interno di San Pietrino.
La commedia degli equivoci tra i due tocca toni altamente comici in fatto di rapporti con la Soprintendenza perchè l’assessore al turismo è in grado di affermare tranquillamente che “ci sono accordi su questa modesta realizzazione”, mentre l’assessore ai lavori pubblici riferisce di un “apposito sopralluogo”, avvenuto successivamente alla risposta del primo.
Tuttavia le idee chiare in Giunta aumentano quando si parla di accoglienza turistica, infatti “questa amministrazione comunale ha ritenuto di potenziare l’ufficio di promozione ed accoglienza turistica, assicurandogli una nuova e più funzionale sede operativa presso la chiesa di San Pietrino” afferma l’uno smentito dal secondo che sicuro di se dice “l’ufficio di promozione turistica non viene spostato all’interno della chiesa che invece diventerà luogo di comunicazione”.
Nulla invece da dire sulle spese sostenute da parte dell’assessore al turismo, mentre l’altro afferma che sono state usate “le economie del progetto già approvato”, peccato però che si dimentichi di aggiungere che quei soldi non sono bastati a distruggere una parte importante del patrimonio artistico recanatese, ma è stato necessario prevedere altro denaro pubblico per completare l’opera.
Insomma una procedura dubbia, una chiesa storica abbruttita, due assessori che non si parlano tra loro e comunicano cose opposte, ma ciò che più lascia l’amaro in bocca è l’aver visto che, forse per sistemare il tutto, si mettono in mezzo alla strana vicenda i disabili, raccontando che il bagno a San Pietrino è loro riservato.
Infatti mi è stato scritto dall’assessore ai lavori pubblici che all’interno della chiesa “sono stati completati gli interventi già avviati dalla precedente amministrazione” mentre l’assessore al turismo smentisce tutto affermando che è stato fatto un “bagno per disabili”, rincarando la dose con un perentorio “chiunque fosse contrario a questa realizzazione sarebbe soltanto malevolo”, forse pensando alla risposta del suo collega di Giunta che, guardando il progetto del 2003, non rinveniva alcuna traccia di bagno all’interno di San Pietrino.
La commedia degli equivoci tra i due tocca toni altamente comici in fatto di rapporti con la Soprintendenza perchè l’assessore al turismo è in grado di affermare tranquillamente che “ci sono accordi su questa modesta realizzazione”, mentre l’assessore ai lavori pubblici riferisce di un “apposito sopralluogo”, avvenuto successivamente alla risposta del primo.
Tuttavia le idee chiare in Giunta aumentano quando si parla di accoglienza turistica, infatti “questa amministrazione comunale ha ritenuto di potenziare l’ufficio di promozione ed accoglienza turistica, assicurandogli una nuova e più funzionale sede operativa presso la chiesa di San Pietrino” afferma l’uno smentito dal secondo che sicuro di se dice “l’ufficio di promozione turistica non viene spostato all’interno della chiesa che invece diventerà luogo di comunicazione”.
Nulla invece da dire sulle spese sostenute da parte dell’assessore al turismo, mentre l’altro afferma che sono state usate “le economie del progetto già approvato”, peccato però che si dimentichi di aggiungere che quei soldi non sono bastati a distruggere una parte importante del patrimonio artistico recanatese, ma è stato necessario prevedere altro denaro pubblico per completare l’opera.
Insomma una procedura dubbia, una chiesa storica abbruttita, due assessori che non si parlano tra loro e comunicano cose opposte, ma ciò che più lascia l’amaro in bocca è l’aver visto che, forse per sistemare il tutto, si mettono in mezzo alla strana vicenda i disabili, raccontando che il bagno a San Pietrino è loro riservato.