Nota di Elsa Frogioni, presidente Associazione Amici degli Animali O.N.L.U.S.
Noi siamo molto contenti che il Sindaco Fiordomo abbia emanato un bando per la gestione del canile municipale con l’esclusiva partecipazione delle associazioni di volontariato animaliste.
Finalmente! Tutte le leggi in tema di protezione animale sostengono che prioritariamente, per qualsiasi servizio pubblico, debbano essere privilegiate le associazioni di volontariato animaliste O.N.L.U.S. , perché sono le uniche istituzioni che possono garantire il reale benessere degli animali.
Abbiamo tutte le carte in regola:
Esperienza storica nella gestione dei canili, in continua espansione con la condivisione di nuove sperimentazioni di organizzazioni moderne sia a livello nazionale che internazionale.
Competenze legislative e sanitarie per specifica formazione dei singoli volontari, che con le loro numerose professionalità collaborano con le associazioni animaliste: avvocati, veterinari con tutte le specializzazioni necessarie, educatori cinofili, toletta tori ecc.
E soprattutto abbiamo l’obbiettivo che nessun’altra cooperativa può vantare, quello che noi stiamo lavorando costantemente per la definitiva chiusura dei canili così come sono concepiti in Italia.
La pratica dell’abbandono degli animali deve essere fortemente contrastata con ogni mezzo. Il numero dei cani abbandonati nei canili deve essere sempre in continua diminuzione; si devono incentivare le adozioni dei cani abbandonati valorizzandone le loro specifiche peculiarità attraverso progetti di educazione cinofila.
Così si andrà a prendere un cane del canile non soltanto perché si fa un’ opera buona, ma anche perché sono cani D.O.C. (Di Ottimo Comportamento garantito!). Soprattutto il canile deve essere un centro di servizi estesi a tutte le tipologie degli animali d’affezione ed ai cittadini sia in grado di erogare: Consulenze specifiche; Percorsi educativi cinofili; Progetti di Pet Therapy; Attività di vigilanza; Progetti di prevenzione ; Progetti di sostegno economico;
Servizi riabilitativi; Servizi sanitari; Ricoveri/pensionamenti temporanei; Tolettatura;
Promozione di iniziative formative e culturali.
Ora però vogliamo toglierci qualche sassolino dalle scarpe! Dal nostro punto di vista la cooperativa Koinonia, in questi anni di gestione del canile, ha garantito il minimo indispensabile. Si poteva fare di più e meglio, anche e soprattutto con il contributo delle associazioni. Invece no, perché purtroppo la nostra opera di volontariato al canile non era ben tollerata; le nostre segnalazioni e sollecitazioni ad un maggiore impegno erano sempre rilevate come seccature; il nostro campo di azione molto limitato; numerosi i conflitti con i volontari, sempre centrati sulle nostre richieste di maggiore solerzia verso il benessere degli animali e sempre risolti con l’ ingiunzione di stare al nostro posto, perché eravamo tutti dei “mattarelli”…. (riportiamo solo l’epiteto più simpatico!), e le minacce di non farci entrare e non farci toccare più i cani……
Le responsabilità di questa mancata occasione di proficua collaborazione con le associazioni animaliste è da imputare principalmente alla precedente amministrazione Corvatta, la quale ci aveva promesso nel 2000, prima ancora della realizzazione del canile (a parole… come erano soliti fare..), che il coordinamento e la responsabilità delle attività del canile sarebbero state ad opera delle associazioni animaliste, che avrebbe emanato subito un regolamento, che avrebbe stipulato una convenzione con le associazioni, che avrebbe sempre tenuto conto dei suggerimenti delle associazioni…..Di tutto questo abbiamo ottenuto, grazie alla nostra paziente e costante insistenza, solo un regolamento, dopo 6 anni, e molto sminuzzato rispetto alle nostre proposte.
Anche il concorso dei Verdi, alla nostra difficile collaborazione con la Koinonia, ha contribuito e non poco…Le nostre vicende, a tale proposito, le conoscono in molti!
Se avessimo preso tutti la tessera dei Verdi e sostenuto la capogruppo provinciale, come ci era stato chiesto, avremmo avuto sicuramente un maggior gradimento e spazi di attività all’interno del canile.
Noi non abbiamo accettato questo scambio di “favori”, non è nel nostro stile; la Koinonia invece ha accolto questo invito dei Verdi, e quindi ora ne ha il plauso.
Noi diciamo basta a questi insulsi giochi di potere che portano a lodare una gestione che ha assicurato solo l’essenziale; ci dispiace, ma le aspirazioni delle associazioni animaliste sono più elevate.
Ci auguriamo che questo Bando per la gestione del canile sia un primo passo verso la realizzazione dell’obbiettivo fondamentale, necessario alla realizzazione di una qualsiasi società civile: una corretta consapevolezza della relazione uomo-animale.