Nota del Comune
Nel corso di una conferenza stampa con la presenza del Sindaco Francesco Fiordomo , dell’Assessore al Turismo Armando Taddei e dei rappresentanti dell’Associazione “Rio de Oro”, Barbara Vittori (Presidente), Monia Sabbatini e Roberto Bellelli operatori, Stefano Leoperdi volontario esterno e due bambini “saharawiani” è stata illustrata l’iniziativa “Sahara Vencerà” a sostegno della popolazione del Saharawi e che ha avuto il Patrocinio del Comune di Recanati.
Il Sindaco Francesco Fiordomo unitamente all’Assessore Armando Taddei nel ringraziare i presenti, in particolare Roberto Bellelli, un recanatese attivo operatore dell’Associazione Rio de Oro per la lodevole iniziativa di solidarietà partita da lontano, e che ha avuto il sostegno anche da parte della Regione Marche, che si concretizzerà venerdì 18 e Sabato 19, con un evento, con inizio alle ore 22 all’Extra di Recanati con una “due giorni” in musica al fine di raccogliere fondi a sostegno della popolazione del Saharawi, con la presenza del gruppo storico della tradizione popolare marchigiana “La Macina” insieme ad altri gruppi locali, ha sottolineato “come tutto ciò sia molto importante in quanto servirà a far conoscere oltre che l’Associazione Rio de Oro, a sensibilizzare i giovani, in questa operazione di educazione, rispetto e solidarietà verso gli ultimi”.
Il sostegno da parte dell’Amministrazione Comunale di Recanati sarà al momento di Patrocinio con un apporto di carattere morale, logistico ed organizzativo, “però- ha proseguito il Sindaco- instaurando questo rapporto di collaborazione si possono creare insieme altri momenti affinché questo progetto possa potenziarsi, ed avere altri momenti d’incontro, come ad esempio di utilizzare nel periodo estivo le colonie, come punto di riferimento per ospitare i bambini del Saharawi”.
“E’ stata accesa una luce! Grazie al Comune di Recanati per l’apporto alla nostra iniziativa che ci consente di portare a conoscenza una causa che purtroppo molti, per interessi internazionali, vorrebbero che sia dimenticata ed abbandonata”.
Così ha esordito, Barbara Vittori (foto a dx), Presidente dell’Associazione Rio de Oro. “Il Patrocinio è già un simbolo importante perché vuol dire appoggiare la causa di un popolo che sta subendo un’ingiustizia a livello internazionale ed appoggiare quindi l’operato di chi sta facendo qualcosa perché di questa vicenda se ne parli rappresenta già un segno tangibile. La causa del Popolo Saharawi è quasi sconosciuta.
I rifugiati Saharawi sono i sopravvissuti al grande esodo dal Sahara Occidentale: interminabili marce nel deserto, inseguiti dall’aviazione marocchina avvenuta nel 1975 in una delle guerre dimenticate da interessi economici e equilibri internazionali, ”Ambasciatori di Pace” così vengono chiamati i loro bambini che in estate lasciano i campi profughi, per portare la loro storia e la loro voce. Vengono accolti da diversi paesi: Spagna, Francia, Belgio ecc. e appunto dall’Italia ogni anno con circa 450 bambini sparsi in tutta la penisola. La Regione Marche ha risposto nel 1999 alla richiesta di aiuto con un progetto di accoglienza di questi bambini in vari comuni. Dall’esperienza di volontariato proprio con i piccoli ambasciatori, nel 2000 è nata l’Associazione di Solidarietà con il Popolo del Saharawi – Rio de Oro- che ha la sede operativa a Servigliano (FM) e che ha unito all’accoglienza estiva anche progetti che vedono protagonisti gli operatori anche nei campi profughi. La Rio de Oro con progetti di aiuti umanitari, per far fronte al dramma del quotidiano, ha realizzato così con il contributo della Regione Marche e del Comune di Macerata il “Ministero per la Promozione della donna e lo stato sociale per il Saharawi”, realizzando orti, case di sabbia e tutta una serie di attività, con progetti in “loco” e l’adozione a distanza dei portatori di handicap per bambini ed adulti facendo un censimento “tenda-tenda” per verificare tutte le situazioni esistenti , un progetto questo preso a “cuore” e che ha rafforzato l’ospitalità estiva, perché –come associazione -prosegue Barbara Vittori - abbiamo deciso di ospitare soprattutto bambini portatori di handicap o che necessitano di particolari cure ed interventi chirurgici. Qui è concentrato il nostro sforzo e l’operato della nostra attività e dall’input che ci trasmette Rossana Perini, nostro operatore, che trascorre oltre 6 mesi all’anno nei campi profughi del Saharawi e registra le necessità più impellenti.
“Sono circa 60 i bambini e ragazzi che riusciamo ad ospitare nel periodo estivo e che necessitano tutti di cure mediche -dice Monia Sabbatini (nella foto a dx, a sx invece Roberto Bellelli) dell’Associazione Rio de Oro-. L’accoglienza estiva è difficile da gestire per alcuni versi perché bisogna trovare un locale per ospitare i ragazzi con l’abbattimento delle barriere architettoniche oltre ai servizi, dall’altro, grazie alle realtà territoriali che ci supportano ed alla rete dei volontari che si crea intorno, la Rio de Oro riesce ad avere un suo seguito ed un suo corso; poi l’estate passa e l’accoglienza estiva ha senso solo se ha un seguito e far rimanere il maggior numero possibile di ragazzi in Italia per cure mediche. Per mettere in moto tutto questo occorre attivare una rete nei territori comunali, anche invernale ed avere così la continuità del nostro intervento”.
“C’è grande apporto e sensibilizzazione da parte di molte associazioni ed operatori qui a Recanati -ha detto Roberto Bellelli della Rio de Oro- al fine della riuscita della due giorni di musica all’Extra Alternative Club di Recanati in programma Venerdì 18 e Sabato 19 Dicembre con inizio alle ore 22 con la partecipazione di molti gruppi locali che parteciperanno all’evento a titolo gratuito che servirà a raccogliere fondi per la lodevole iniziativa a sostegno della popolazione del Saharawi”.
Stefano Leoperdi –volontario ed ex –consigliere della Provincia di Macerata- ringraziando per la sensibilità dimostrata da parte dell’Amministrazione Comunale di Recanati per allargare le potenzialità dell’associazione Rio de Oro ha sottolineato il bel segno ed il gesto di grande umanità e solidarietà dell’amministrazione stessa. Un momento di conoscenza per la causa Saharawi -su proposta di Stefano Leoperdi emersa nel corso della conferenza stampa - la possibilità di una mostra fotografica itinerante tratta dal libro “Il vento del Sahara” con poster e/o altro al fine di conoscere la storia e la condizione del popolo del Saharawi.