Di Patrizia Lorenzetti, delegata ANTA e Volontari dell’ANTA onlus di Recanati

Spiace molto riscontrare che alcune affermazioni fatte da alcuni autorevoli soggetti non corrispondono alla realtà dei fatti,  ci riferiamo in particolare alle esternazione della Presidente Provinciale dei Verdi Paola Cardinale,  in relazione alla gestione del canile da parte della Koinonia, soprattutto riteniamo che quanto scritto dalla Presidente provinciale dei Verdi sui meriti della Cooperativa siano affermazioni poco credibili e molto lontane dalla realtà e dall’esattezza dei fatti.

Intanto va precisato  che i soldi spesi per la costruzione del canile di Recanati  siano stati almeno tre volte quanti ne sarebbero serviti realmente, ciò è possibile riscontrarlo anche da profani, ad essere buoni riteniamo a causa dello spreco.  In merito alla gestione del canile, ci risulta che non sia mai stata fatta alcuna manutenzione, adeguata alle necessità,  tanto che il suo decadimento è sotto gli occhi di tutti. C’è ruggine ovunque. Alcuni dei box sono stati realizzati persino con pendenza contraria per cui quando piove si riempiono d’acqua, come piscine, in questo caso i cani stanno tutto il tempo con le zampe a bagno nell’acqua. Le reti dei recinti sono state sistemate alla meglio  e alcune canalette sono state prese dalle fognatura. Il depuratore che è costato una fortuna, non ha mai funzionato a regime e non si capisce bene dove finiscono attualmente i liquami di scarico.

Gli ampi spazi che si vedono entrando,  che a prima vista farebbero pensare ad un canile modello, non sono utilizzati e  gli animali sono costretti a sgambare in zone molto  limitate, di certo  non sgambano nemmeno per i tre quarti d’ora al giorno, come la Sig.ra Carmen della Koinonia ha riferito nell’intervista andata in onda una settimana fa su Buongiorno Regione.

Tutto questo non lo diciamo noi ma sono semplicemente i fatti, basta fare due conti sul numero di box, gli orari dei dipendenti, e il numero degli sgambatoi a disposizione. I cani sgambano solo 5/6 minuti al giorno, tranne due o tre cani che stanno sempre liberi fuori dei box.

Certo questo canile sarebbe potuto diventare un canile modello, ma non è stato così. Ci chiediamo: che tipo di servizi alla cittadinanza ha mai offerto la Cooperativa vantata? Che tipo di lotta al randagismo ha mai intrapreso la cooperativa Koinonia sul territorio? In che modo sono state incentivate le adozioni? Come si sono sensibilizzate le persone a microchippare i cani e a sterilizzarli? Sappiamo tutti che il merito della maggior parte dei cani adottati del comune di Recanati non va certo alla Koinonia, che dà in adozione i cani senza conoscerli (ultimo episodio, un cane fobico e un cane  che scappa dati in adozione senza alcuna precauzione, né controllo, il modulo è stato fatto firmare per approvazione ad una volontaria dell’associazione  fondata da Paola Cardinali, che in canile non ci va mai e né conosce il carattere dei cani. )ma le adozioni fatte al canile di recanati il merito va' alle associazioni animaliste locali . Si parla di posti di lavoro ma il  benessere animale non conta nulla?  Forse che la Sig.ra Cardinali pensa che il randagismo è  finalizzato a creare posti di lavoro… il randagismo è u grosso problema e va combattuto non creando posti di lavoro ma con personale adeguato preparato e fortemente motivato dall’impegno civile che serve… i posti di lavoro sono una conseguenza possibile, per alcuni, ma sempre in maniera precaria visto che il principio è quello di risolvere il problema randagismo non di gestirlo per i posti di lavoro creati sulla pelle dei cani.

Si parla anche di requisito particolare: la pregressa esperienza nella gestione dei canili. Ci va benissimo, siamo tutti d’accordo, ma  quando mai la Koinoinia prima di gestire il canile di Recanati aveva avuto simili esperienze? Perché ora se ne parla e prima no? Ci domandiamo sino a che punto è giusto e si giustifica mettere a fianco ragazzi con problemi come quelli della Koinonia, (che hanno bisogno di particolari attenzioni e di certo non hanno mai seguito corsi di etologia o comportamento animale) con cani abbandonati,  a volte fobici, a volte morsicatori? Crede forse che mettere  insieme questi due soggetti senza controllo sia una pratica giusta?  La Pet Therapy è un fatto serio  non sempre è praticabile  per tutti i soggetti che si ritengono bisognosi e comunque va seguita con personale altamente specializzato. Ci meraviglia la superficialità di certe affermazioni, tutti sanno molto bene che non basta mettere insieme un cane qualunque, abbandonato, magari anche maltrattato e sofferente, con un ragazzo ex tossico dipendente, affinché si accenda il miracolo e tutti e due riprendano la retta via. Eppure la Sig.ra Cardinale dovrebbe  conoscere bene certe situazioni visto che è stata anche Assessore al Randagismo della Provincia di Macerata,  anche se, sotto tale veste, non è stata neanche in grado di rispondere ad una semplice domanda posta da un’associazione di protezione animale che alcuni  mesi fa stava eseguendo una normale statistica sui canili/rifugi e gattili delle varie province. Beh, la provincia di Macerata con l’assessore Paola Cardinali come referente, è stata l’unica provincia delle Marche a non essere in grado di rispondere a questa semplice domanda: quali sono i canili/rifugi e gattili autorizzati nella Vostra Provincia?

La risposta è stata: non è di nostra competenza.  Quella risposta ci autorizza a formulare un consiglio: forse sarebbe meglio astenersi da certe dichiarazioni.