Il velista recanatese tratto in salvo nel tempestoso mare siciliano, Marco Marconi (nella foto dal TG1 mentre prende una bevanda calda), si è messo in contatto con i suoi a Recanati. La prima telefonata del giovane recanatese è stata per la madre Cristina che aveva appreso del dramma in mare dal TG1 delle 13.30.
Marco ha chiamato per tranquillizzare: “Molta paura ma è finita bene”. “Siamo stati vittime della tempesta è andata bene come è andata” .
Recanatese di 25 anni, li compirà a giugno, Marco Marconi ha una innata passione per il mare anche se a 19 anni ha preso la strada di Londra per mettersi in proprio. Ha poi preso il patentino da sub e la patente nautica ed ha fatto l’istruttore a Sharm e alle Mauritius, accompagnando gruppi nelle gite in mare.
La famiglia Marconi è molto nota a Recanati: il padre Giancarlo è un ingegnere
elettronico ed è contitolare della “Marconi Marco e Antonio”, azienda con sede
nella zona Pip di Sambucheto che realizza oggettistica in legno. Scatole per
sigari e contenitori per pipe tra i vari oggetti prodotti.
Difficili come riferito le operazioni per trarre in salvo le tre persone a bordo per il mare grosso e il forte vento con onde altre fino a 14 metro. A bordo de “l’Arcangelo”, questo il nome dell’imbarcazione, un veliero di 12 metri battente bandiera francese (nella foto dal TG1 i tre a poppa ripresi dall'elicottero della Marina), si trovavanno Marco Marconi, di 25 anni, originario di Recanati, l’australiana Kylim Maguire, di 26, e il proprietario della barca, un olandese di 77 anni.Il gruppo era partito da Creta con direzione Malta e nel Canale di Sicilia sono stati sorpresi da una burrasca con mare forza otto e vento oltre i 45 nodi. La randa non ha retto e l’albero si è spezzato, mettendo fuori uso il timone. Momenti di panico con l’imbarcazione, senza poter essere governata, in completa balia delle onde. Lanciato l’SOS sul posto due navi da carico e motovedette della capitaneria con l’ausilio di un elicottero che si è rivelato determinante nel trarre in salvo i naufraghi. Marco Marconi e Kylim Maguire sono stati medicati e dimessi . Presentavano principi di assideramento ed erano in evidente stato di choc. Ma le loro condizioni sono state giudicate buone dai sanitari.