Commento di Daniele Tridenti
In riferimento all’ articolo di Carlorosi, anch’ io mi sento un po’ protagonista dell’ industria musicale marchigiana.
In questo periodo sono 30 anni che lavoro nel settore come progettista meccanico di strumenti elettronici, e con alcuni concittadini e giovani del territorio, stiamo tenendo ancora alto il valore della musicalità della nostra terra e cerchiamo di non disperderle la cultura e le esperienze ottenute in oltre 50 anni di sviluppo e poi declino della nostra industria, per mancanza di coesione e delle individualità dei nostri imprenditori degli anni 60-70 e 80.
Ancora, anche se siamo rimasti in pochi a lavorare nel settore, (come dipendenti di costruttori Giapponesi), stiamo ottenendo grandi successi a livello internazionale per la nostra inventiva, capacità progettuale, di buon gusto estetico e soprattutto della capacità musicale dei nostri maestri.