Di Marco Angelini (ExtraCinemusic)

Leggendo i commenti riportati sotto l'articolo dei "Tafferugli in centro storico" credo proprio che molti cittadini di Recanati non si rendano neanche lontanamente conto di cosa siano capaci di combinare quei ragazzi vestiti all'americana, ma nord africani.

Premetto che in questo mio appunto non c'è nulla di razzista, basti pensare che un operaio più fidato a casa Angelini è tunisino.

Il problema non è nel colore della pelle ovviamente, ma nella mancanza di regole che questi individui hanno una volta entrati nel nostro paese.

Chi crede che sia la solita goliardica ragazzata di teenager un po' brilli si sbaglia di grosso. Non ho mai visto, se non negli stadi italiani, tanta cattiveria e tanta violenza tutta insieme. In loro vedo Il completo "fregarsene" delle regole e la completa assenza di rispetto e timore delle istituzioni.

Questo nella mia attività a comportato un forte innalzamento dei costi, arrivati ad oltre 2500€ per la sola sicurezza il sabato sera per evitare l'ingresso di certi elementi all'interno del locale che, fortunatamente si è ben difeso da quest'ondata di delinquenza che 4/5 anni fa ne aveva rovinato l'immagine in modo deleterio.

Mi metto però nei panni di chi questa possibilità non ce l'ha, come nel caso di un bar del centro (preso a sassate), o di pizzerie al taglio costrette a barricarsi all'interno del punto vendita, o della famiglia Sabbatini più volte insultata lungo le scale del cinema e costretta ad istallare un sistema di telecamere a circuito chiuso.

Questa è la situazione reale: cocaina e droghe di ogni genere, mescolate alla rabbia e alla totale assenza di paura per possibili punizioni. Molti di questi personaggi hanno carichi di denunce ma continuano a comportarsi come sempre

Come ripeto, noi ci sappiamo difendere da tutto questo "non facendoli "artecipare alla festa", ma non tutti possono e, forse, la chiusura di tante attività del centro un po' dipende anche da questo.