La giunta comunale, esaminato il carteggio esistente ed ascoltato anche il responsabile del CEA WWF di Villa Colloredo, Gianni Teodori, ha deciso di mantenere l’utilizzo da parte dell’ARCi dei locali presso i Giardini Pubblici e revocare l’atto che trasferiva nella sede ARCI la realizzazione del progetto Labter CEA WWF che è stato valutato poter essere attuato anche nell’attuale sede del CEA a Villa Colloredo.

Si chiude dunque la “querelle” ARCI-comune nata sotto la giunta Corvatta e che aveva portato le parti anche ad assumere toni accesi. Dietro lo “sfratto” all’ARCI si era vista una sorta di gesto politico unito alla necessità da parte del comune di destinare ad “altro” i locali di Villa Colloredo, da qui la necessità di trasferire il CEA e non rinnovare l’affitto all’ARCI. All’apice della polemica l’amministrazione Corvatta aveva proposto un locale alternativo di un privato, scelta giudicata impraticabile dall’ARCI. A quel punto il comune aveva minacciato azioni esecutive cui però non è stato dato luogo.

L’amministrazione Fiordomo ha deciso ora che ARCI e CEA rimangano dove sono, sottolineando nella delibera che assume la scelta che “l'ARCI di Recanati, con i suoi numerosi iscritti, rappresenta per il territorio recanatese ed in particolare per il centro storico un importante centro di aggregazione giovanile; centro che peraltro, nell'arco dei suoi tredici anni di vita, ha animato, attraverso numerose iniziative, la vita culturale e sociale della città. Considerato altresì che la scelta di consentire all'ARCI di Recanati di utilizzare i locali comunali di cui sopra potrebbe tornare utile anche per garantire la sicurezza dei luoghi, visto che presenza dei numerosi giovani frequentanti il Circolo potrebbe fungere da deterrente per eventuali atti vandalici o per eventuali traffici illeciti”.

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