Una delle più grandi passioni (dopo la politica), per Valerio Calzolaio (nella foto) è stata la lettura di libri gialli di cui oltre che cultore è anche estesa. E smesso l’impegno politico parlamentare che lo aveva visto deputato dei Ds dal 1992 al 2006 (attualmente è uno dei massimi esponenti di Sinistra Democratica, il movimento che non ha aderito al PD)) ha trovato il modo di far fruttare tutta quella letteratura giallista appresa e a sua volta è diventato uno scrittore giallista.
Calzolaio approda nel mondo del giallo con il “thriller” dal titolo “La storia del morto in bicicletta”.
Il racconto è ambientato non nella natia Recanati, ma a Porto Recanati, sede delle vacanze estive del Calzolaio giovanissimo, e oltre al mistery ci sono anche i luoghi e le situazioni tipiche di una piccola città di villeggiatura come il lungomare, la spiaggia o i fuochi d'artifico a Ferragosto
Con “La storia del morto in bicicletta”, Calzolaio è alla sua opera prima nel settore anche se da deputato vanta diverse pubblicazioni di carattere politico ed ambientale. E anche da parlamentare, non ha mai smesso di coltivare la sua vocazione di scrittore, con rubriche e collaborazioni giornalistiche.
La sua “esperienza” nel giallo di recente lo ha portato alla collaborazione con la rivista di tutela dei consumatori “Il Salvagente” dove cura le recensioni di libri gialli o noir.
La trama, frutto della fantasia letteraria dell'autore, ruota intorno all'accoltellamento di un pescatore, Giuseppe, aggredito mentre pedala sul lungomare in bicicletta e che percorre ancora vari metri con il coltello piantato nella schiena.
La storia viene narrata anche attraverso quello che scrivono i giornali sulle indagini dei carabinieri. Ma chi racconta la vicenda è una ragazza che vive la vicenda insieme alla sua amica più cara.