La Dc, con poche, laconiche righe, lascia il centro sinistra, verificato da parte di Carlo Flamini (cui era stato affidato un mandato esplorativo dal PD), di far convergere tutte le forze centriste e di sinistra intorno al suo nome. A cinque giorni dalla presentazione delle liste il centro sinistra è in un pantano con il PD che dovrà dare molte giustificazioni sul come ha condotto le trattative sinora, puntando quasi esclusivamente a portare a casa un accordo con i foschiani.
Tattica anche esasperata dalla necessità di avere gli stessi alleati in Provincia, sempre che ora la DC non abbandoni anche quel progetto.
Improvvisamente dunque se Flamini non trova consenso intorno alla sua persona, chi aveva detto no a Fiordomo all’inizio e ora respinge anche il candidato centrista? E’ un quesito di non poco conto. L’ìmpressione è che Fiordomo rappresentasse tutti tranne la DC e ragioni superiori abbiano costretto il PD a percorrere una strada che si è rivelata poi fallimentare provocando alla fine non poche tensioni che peseranno in campagna elettorale.
Intanto con il corteo del I Maggio, Carlo Bartomeoli (candidato per il centro destra) ha fatto le .... prove indossando la fascia tricolore.