Il 23 aprile si è tenuto a Recanati un convegno per ricordare 5 illustri concittadini: Falleroni, Badaloni, Acciarini, Brodolini, Franco Foschi. Su Foschi è ancora fresco il convegno di gennaio, su Brodolini quello di un mese fa, mentre tra gli altri illustri concittadini il meno noto è forse Filippo Acciarini. Chi era? Naque in provincia di Perugia nel 1988 e morì nel lager di Mauthausen nel 1945. Visse per alcuni anni a Recanati e qui il comune gli ha dedicato una via della quale poi parleremo. Acciarini era ragioniere e impiegato alle ferroviere, militante del partito socialista e per questo licenziato e poi perseguitato dal regime fascista. Attivista socialista in clandestinità, assunse la direzione del quotidiano “Avanti” nel 1943. Partecipò ai grandi scioperi generali del 1944 nelle città del nord e qui fu arrestato e poi deportato nel lager di Mauthausen dove trovò la morte. Ha fatto benissimo il Comune di Recanati ha dedicare una via a Filippo Acciarini. Ma cosa ha combinato poi lo stesso Comune in questa via? Di tutto e di più! 40 anni fa il comune ha rilasciato licenze per costruzione di abitazioni civili con una strada, fogne, parcheggi, aiuola arredata di piante e panchine e persino fontana, negozi, uffici. Esiste una Convenzione stipulata tra il sindaco di allora, Franco Foschi, e il costruttore dell’epoca che cedette ad uso gratuito al comune l’area verde, i parcheggi e la strada. Dunque in forza di tale convenzione l’area verde e i parcheggi divennero pubblici e tali sono stati di fatto per 38 anni. Tale convenzione però non venne mai registrata dal comune il quale , improvvisamente, 2 anni fa, decise di vendere a una società privata l’area verde e i posteggi pubblici. Ma come può un Comune vendere a privati un’area verde pubblica? C’è voluto il coraggio e la determinazione di un gruppo di valorosi residenti in via Acciarini per impedire che ciò avvenisse. Hanno dovuto fare causa al Comune e al privato e l’hanno vinta in secondo grado, innanzi al Consiglio di Stato. Cosa che potrebbe accadere nuovamente per le incredibili decisioni di alienazione di aree verdi pubbliche, a prezzi da area edificabile, decise dal Consiglio Comunale circa un mese fa. Tornando a via Acciarini l’area verde è da anni impraticabile con erba alta più di un metro e ospiti indesiderati (serpi e topi), recinzione di plastica arancione retta da tondini di ferro arrugginiti, buche enormi sull’asfalto dei posteggi e strada dissestata. Ma ecco il miracolo: il 22 aprile, proprio il giorno prima del convegno, arriva una squadra di operatori a tagliare l’erba dell’aiuola e a chiudere qualche buca: che caso! Sarà anche questo un miracolo della manutenzione stradale pre-elettorale iniziata a settembre 2008 dopo molti anni di abbandono, o sarà merito delle infinite telefonate e richieste pressanti fatte in queste settimane al comune e ai vari potentati locali dagli agguerriti e meritovoli abitanti di via Acciarini? Comunque sia, continuiamo pure a celebrare i grandi recanatesi del passato (anche se costa ai cittadini) visto che sugli amministratori del presente è meglio stendere un velo pietoso. Povero Filippo Acciarini, non era certo questo il suo “modello socialista”!