I due dopo la rapina (ma si cerca un terzo complice) erano stati fermati alle porte di Matelica a bordo di una Fiat Punto di cui i carabinieri avevano il numero di targa segnalato dai colleghi di Recanati sulla base della testimonianza di un dipendente del supermercato che li aveva visti fuggire.
Al momento del fermo a Matelica i due avevano 2500 euro in contanti.
La restante somma secondo gli inquirenti è la parte di bottino spettante al complice, forse il basista, che, a questo punto non si esclude si trovi proprio a Recanati.
Per il giudice Daniela Bollesi non sussisterebbero motivi di fuga dei due indiziati, da qui la scarcerazione, nonostante la richiesta di arresto da parte del sostituto procuratore Rosanna Buccini.
M. M., residente a Napoli ma domiciliato a Matelica, e R. D. G. di San Severino sono due vecchie conoscenze della giustizia.