Una scossa di terremoto e' stata avvertita distintamente alle 3.35 dalla popolazione nelle Marche, Toscana, Lazio , Romagna e Molise epicentro in Abruzzo. Lo ha confermato la Protezione Civile regionale delle Marche, che sta conducendo accertamenti nella nostra regione. Il sisma e' stato avvertito in particolare nel Pesarese, a Urbino e anche ad Ancona. Segnalazioni di una forte scossa arrivano però anche dal sud della Regione e nell'entroterra già sconvolto dal terremoto di Serravalle. Il sisma è stato avvertito anche a Firenze e Roma e avrebbe colpito tutta l'Italia centrale. Notizie arrivano anche da Isernia.
Un'agenzia ANSA indica in 4,5 l'intensità avvertita nelle Marche una prima volta alle 22.48 ed un successivo lancio dell'agenzia indica l'epicentro in Abruzzo con una magnituddo di 6.7 per la scossa delle 3.35.
La scossa delle 3.35, molto lunga ed intensa, ha svegliato diversi recanatesi. Molte le luci accese nelle abitazioni e persone sui terrazzi o finestre.
In precedenza alle 22.48 si era registrata una scossa, rilevata solo dagli strumentii, ma molto forte sempre in Abruzzo (3.5 gradi della scala Richter) in provincia dell'Aquila. Seguita da altre scosse intorno alle mezzanotte sempre di cospicua entità.
Arrivano altre notizie che indicano già dalle 22.20 una serie di scosse nell'appennino forlivese e nel Mugello, ad una profondità di 80-120 km, di 4,6 e 2,3 gradi della scala Richter.
L'ANSA conferma danni ad edifici e feriti a L'Aquila città.
Vengono segnalati ingentissimi danni al centro storico dell'Aquila.
Dal Dipartimento della Protezione Civile. Una scossa di terremoto ha colpito questa notte l'Abruzzo e il centro Italia è stata di magnitudo 6,7 della scala Richter. E' quanto risulta alla sala operativa dei vigili urbani della Capitale. La violenta scossa di terremoto che ha scosso poco le 3.30 il centro Italia e l'Abruzzo ha causato all'Aquila profonde lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città lgli abitanti si sono tutti riversati in strada. La violenta scossa di terremoto che è stata avvertita in nottata nel centro Italia ha avuto come epicentro L'Aquila ed è stata di magnitudo 5,8. Lo rende noto il Dipartimento della protezione civile, sottolineando che la scossa è avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità. Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati in seguito al violento sisma avvenuto dopo le 3.30 di questa notte. Secondo i carabinieri si teme che possano esserci vittime. Numerose le persone rimaste ferite.
ANSA ore 4.25. Una scossa di terremoto ha colpito questa notte poco dopo le 3.30 Roma, l'Abruzzo e il centro Italia è stata di magnitudo 5,8 della scala Richter. La violenta scossa di terremoto che è stata avvertita in nottata nel centro Italia ha avuto come epicentro L'Aquila. Lo rende noto il Dipartimento della protezione civile, sottolineando che la scossa è avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità. La violenta scossa ha causato all'Aquila profonde lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città gli abitanti si sono tutti riversati in strada. Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati. Secondo i carabinieri si teme che possano esserci vittime. Numerose le persone rimaste ferite. n particolare una parte della Casa dello Studente è crollata all'Aquila. Un punto di raccolta dei cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi. Nel centro cittadino sarebbe crollata una chiesa. Seri danni alle abitazioni sono stati segnalati dalla popolazione anche in diverse località della provincia. Nel capoluogo il traffico è in tilt. In alcune zone sono state segnalate interruzione della corrente elettrica e delle linee telefoniche.
Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso ha convocato il Comitato operativo in seguito alla forte scossa di terremoto in provincia dell'Aquila. L'epicentro è stato ulteriormente precisato essere a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande.
E' stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada, la scossa di terremoto registrata poco dopo le 3:30. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.