Assistiamo ad un continuo grido di dolore da parte degli abitanti del centro storico e delle periferie, non ultimo quello dell’associazione dei commercianti, in merito al lento e continuo degrado della comunità recanatese. Purtroppo l’amministrazione comunale è rimasta sempre sorda a tali voci, né intende farsi carico di prospettare soluzioni a tale problema.
Come Partito della Democrazia Cristiana riteniamo obbligata l’attivazione di una politica che sia progettuale e partecipativa e che affronti i nodi cruciali del vivere quotidiano del cittadino recanatese.
1 – RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO, anche attraverso gli strumenti finanziari previsti dai “Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile” di iniziativa regionale, che attraverso accordi pubblico/privati possano innovare la struttura edilizia e urbanistica di porzioni degradate del centro storico (vedi ad esempio Via Faleroni e zone limitrofe). E’ necessario attivare una continua ricerca di fondi o strumenti finanziari che incentivino il ritorno e il mantenimento delle attività commerciali nel centro.
2 – CONSERVAZIONE E RECUPERO DEI BENI ARCHITETTONICI CULTURALI, quali ad esempio il monastero delle Clarisse, il Duomo, chiuso da 10 anni, le chiese di S.Anna e S.Vito, affinchè ritornino a svolgere il ruolo di poli attrattivi turistici. A proposito delle Clarisse mai saremmo d’accordo sul prospettato uso, o meglio abuso, quale grande contenitore senza alcuna valenza culturale; il complesso deve essere una risorsa a vantaggio in primis del quartiere di Castelnuovo.
3 – VALORIZZAZIONE DELLA RISORSA IRCER, che non può passare attraverso il depauperamento del patrimonio culturale e del buon fare che ha origini antiche, ma che negli ultimi anni è stato appiattito sulla mediocre politica comunale dei servizi sociali. Siamo per la trasformazione dell’Ente in azienda pubblica di servizi alla persona, ci opporremo con tutte le forze alla sua trasformazione in fondazione di diritto privato, alla mercè della cattiva politica.
4 – RIVITALIZZAZIONE DEI PARCHI PUBBLICI COMUNALI, Colle dell’Infinito e Villa Coloredo. La miope politica degli ultimi anni ha prodotto l’inaridimento fisico e culturale delle due aree, che altresì sarebbero dovute essere simboli universali della creatività recanatese.
5 – OPPOSIZIONE ESTREMA ALLA REALIZZAZIONE DEGLI ECOMOSTRI, quale è prospettato l’intervento presso l’ex foro boario. Nessuna valutazione economica potrà compensare la distruzione di tale risorsa territoriale che ferisce il paesaggio della città negando per sempre quell’attenzione alla qualità, essenziale per sviluppi culturali e turistici che costituiscono il cuore della nostra città. Con minor risorse e impatto, attraverso la realizzaizone di un posteggio a raso servito da ascensore, si potrebbe ottenere il vantato obiettivo di soluzione del parcheggio in zona centrale.
6 – RIORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE ALLE DIPENDENZE DEL COMUNE. I dipendenti comunali rappresentano per le amministrazioni la risorsa principale per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo, e per tale motivo deve essere coinvolta e motivata per farne emergere le migliori qualità a servizio di tutta la cittadinanza. Particolare attenzione deve essere posta per quanto riguarda il personale dell’ufficio tecnico che negli ultimi anni si è dimostrato scollato rispetto ai bisogni emergenti dalla cittadinanza.
Su questi nodi e su altri, quali ad esempio la sicurezza e la qualità del vivere delle periferie (Fonti San Lorenzo), la mancata gestione della viabilità comunale, l’emarginazione delle frazioni, le problematiche del territorio agricolo, l’azione della Democrazia Cristiana sarà tesa al confronto con le forze politiche e civili che condividono la rilevanza delle argomentazioni esposte.