Nei primi giorni del nuovo anno lanciammo la raccolta firme contro le modifiche apportate dalla giunta alla viabilità cittadina, fummo i primi ad opporci a quel progetto, i primi a prendere una posizione, i primi a lanciare una iniziativa pubblica subito abbracciata dalla cittadinanza.
Con la raccolta firme chiedevamo il ritorno immediato alla vecchia viabilità e di rinviare il tutto alla prossima legislatura lasciando che fossero i futuri amministratori a riprogettare la città con calma, razionalità e soprattutto coinvolgendo tutti i cittadini.
La nostra non era una proposta demagogica, tutt'altro, era realistica e necessaria ed è per questo motivo che oltre duemila recanatesi hanno firmato la nostra petizione.
Semplici cittadini, commercianti e anche persone non residenti a Recanati, ma che in città lavorano, hanno sotenuto e alimentato la nostra protesta, una protesta che col passare dei giorni è salita sempre più anche grazie alla nascita del "Comitato per una Viabilità Condivisa".
In questi tre mesi gli amministratori avevano più volte rifiutato ogni dialogo e ribadito l'impossibilità ad un ritorno alla vecchia viabilità. Oggi, fatta eccezione per alcuni accorgimenti, si è ritornati proprio alla vecchia viabilità, come chiedeva il Partito Democratico.
Obbiettivo raggiunto, grande soddisfazione: la partecipazione e la voce della gente ha inciso finalmente sulle scelte.
Ora spetterà al prossimo sindaco e ai prossimi amministratori progettare, all'interno di un disegno globale che rilanci il turismo, il centro storico e i luoghi magici della città, il nuovo piano della viabilità e dei parcheggi, nel segno della qualità e della bellezza.