Nota della Democrazia Cristiana

Domenica 29 marzo si è tenuta a Recanati l’assemblea cittadina del partito della Democrazia Cristiana Marche.

Di fronte ad un numero importante di amici intervenuti per l’occasione, i dirigenti del partito hanno ufficializzato l’intenzione di impegnarsi per le prossime scadenze elettorali di giugno soffermandosi in particolar modo sulla vicenda amministrativa recanatese.

Il vice-segretario regionale, dott. Ferdinando Foschi, ha introdotto i lavori con un intervento sul processo di aggregazione delle forze moderate in atto a livello nazionale, regionale e provinciale con la Costituente di Centro e sull’impegno della Democrazia Cristiana a perseguire questo obiettivo con la convinzione del fallimento del sistema bipolare. Lo stesso segretario ha poi esplicitato come il partito si stia muovendo, cercando convergenze con le forze moderate, dal PDL al PD, sulla base di una larga alleanza. Si sono susseguiti interventi inerenti il programma amministrativo che il partito ha già sviluppato, ritenendolo però aperto al contributo della cittadinanza.

Tra i punti programmatici evidenziati si è riscontrata la necessità di una migliore organizzazione interna della macchina amministrativa, di un investimento sul personale e della costituzione di settori specifici volti alla ricerca di finanziamenti pubblici e privati.

Tra le prime necessità evidenziate dai relatori, quella del nuovo PRG e della definizione dei Piani particolareggiati, cominciando proprio dal centro storico con la necessità di un suo rilancio complessivo attraverso azioni per sostenere la residenza, il commercio e le attività di carattere turistico-culturale.

A tal fine si è parlato della necessità di elaborare un nuovo piano della viabilità, di realizzare parcheggi gratuiti a supporto del centro e di ristabilire gli accessi dalla circonvallazione al centro storico un tempo percorribili.

L’attenzione è stata posta anche sui servizi e sulle nuove opportunità che l’ente locale avrebbe per gestire direttamente, o attraverso strumenti individuati dalla normativa vigente, quelli che rientrano nella categoria “sociali e culturali”, dando la possibilità ad esperienze e professionalità locali di impegnarsi per il proprio territorio senza necessariamente ricorrere all’esterno.

Tra le altre cose, un’attenzione alle scuole ed allo sport con la necessità di completare il campus scolastico e le strutture sportive.

In generale, un nuovo modo di approcciare con la gente, disponibilità non solo degli amministratori, ma anche degli uffici che hanno il confronto diretto con il pubblico, chiarezza non solo nelle procedure, ma anche nei tempi degli interventi strutturali e nella chiusura delle relative procedure, incentivi per il personale, ma anche assunzione di responsabilità per la direzione o gestione dei rispettivi settori.

L’assemblea ha visto, proprio con l’intervento iniziale, l’indicazione del candidato sindaco, l’assessore attuale, dott. Massimiliano Grufi, che, nel suo intervento, dopo essersi soffermato a lungo su diversi punti programmatici, ha anche indicato una forza del gruppo, ossia la capacità di vantare al suo interno esperienze qualificanti a cominciare dai due sindaci Foschi e Isolani, ad altre importanti come l’Arch. Severini, presidente Astea, dott. Flamini, per lungo tempo direttore degli Ircer, ma al contempo esperienze recenti, come il consigliere comunale Castagnari e il consigliere degli Ircer, già consigliere comunale, dott. Patrizietti. Una richiesta di impegno il candidato l’ha rivolta esplicitamente ai giovani presenti ed in particolare a quelli che già da qualche anno seguono i lavori dell’amministrazione, in primis Michele Brizi, importante punto di riferimento per tanti altri giovani vicini al progetto della Democrazia Cristiana.

Infine Grufi ha ricordato l’on.Franco Foschi, il suo impegno e la sua tenacia nel perseguire obiettivi per il bene della collettività; un punto di riferimento per tutti ed un motivo in più per impegnarsi nella realizzazione di un progetto di ampio respiro, senza rinnegare il recente passato ma conservando quanto di buono è stato realizzato negli anni; nello stesso tempo però con la capacità di rilevare le criticità e le lacune di un’amministrazione che si sta concludendo e verso la quale il gruppo della DC, in modo responsabile, ha sempre dato il massimo apporto.