Nota del comune

Nuovo prestigioso appuntamento della stagione di prosa al Teatro Persiani nel prossimo fine settimana. Di scena, sabato 21 e domenica 22 marzo, Licia Maglietta con “Manca solo la domenica”, produzione Teatri Uniti. Lo spettacolo è il penultimo del cartellone, che si chiuderà con la Scuola di ballo dell’Accademia del teatro alla Scala, in programma ad aprile. Il Teatro, però, ospiterà sabato 28 marzo un altro imperdibile appuntamento: il concerto di Silvia Mezzanotte, ex voce dei Mattia Bazar. Insomma, tre appuntamenti di grande attrazione e fascino, accomunati anche dal fatto di essere particolarmente appetibili da parte di un pubblico femminile. Alla luce di questo, il Teatro Persiani ha deciso di promuoverli con un pacchetto unico: la “Promozione Teatro – donna”, che consentirà di assistere ai 3 spettacoli a soli 30 euro. Acquistando contemporaneamente il biglietto per tutti e tre gli spettacoli sarà possibile averli al prezzo totale di 30 euro, quindi ogni spettacolo costerebbe soli 10 euro.

Il primo appuntamento, dunque, è quello del weekend con la Maglietta. Per la nota attrice si tratta di un nuovo debutto in teatro. Ha vinto un David di Donatello nel 2000 come miglior attrice per la sua interpretazione da protagonista nel film Pane e tulipani, diretto da Silvio Soldini, eppure Licia Maglietta ha iniziato col teatro nel 1982, dopo essersi laureata in architettura. Napoletana, bella e brava, lavora tra gli altri con Carlo Cecchi nei primi anni ’90 e nel 1995 interpreta Delirio amoroso, un monologo scritto da Alda Merini, poetessa vivente italiana molto amata.

Il 21 e 22 marzo Licia è al Persiani con un nuovo monologo, Manca solo la domenica, di cui è scenografa, regista e protagonista di un esilarante racconto minimalista, straordinariamente offerto agli spettatori che ne restano lentamente rapiti. L’accompagna sul palco un fantasioso musicista maestro del bayan, la fisarmonica russa solo a bottoni, Vladimir Denissenkov. Una nuova tappa di un percorso che da qualche tempo ne indirizza la ricerca sulle possibilità di incarnare sul palcoscenico figure femminili mediate dalla grande letteratura d’ogni tempo e nazionalità. Donne scelte per la forza e l’intensità con cui le pagine ne restituiscono tratti e carattere, come nel caso di Borina, la protagonista della pièce, personaggio tratto da un racconto di Silvana Grasso, pubblicato da Einaudi nel 2007 con il titolo Pazza è la luna.

La trama ci conduce a conoscere Borina, all’anagrafe Liboria Serrafalco sposata Liuzzo, donna siciliana poco bella anzi scartata dai più, ma immaginaria e devotissima vedova di sei defunti sconosciuti che sceglie per sé quali indimenticati mariti “adottivi”. In realtà lei il marito l’ha “perso”, ma solo perché lui, emigrato in Australia, non ha più dato notizie di sé; allora per assumere allo status della vedovanza, posizione sociale invidiabile in terra di Sicilia dove le donne che hanno perso il marito sono rispettate, si inventa un nuovo “personaggio”. Si trasforma in vedova, scegliendo sei mariti defunti che va regolarmente a trovare: uno per ogni giorno della settimana e, per ognuno di loro, si inventa una parte da recitare, come in un gioco di teatro nel teatro. Riappropriatasi di una vantaggiosa condizione sociale, Borina vive con un unico cruccio: manca solo la domenica. Fino a quando, il marito, torna dall’Australia...

Ambientato in una Sicilia senza tempo, lo spettacolo porta in scena una figura insieme mitica e reale, che incarna l’esuberanza della vita, restituita non senza amarezza ma con sguardo sorridente e commosso. In scena Licia Maglietta è bella, intensa, algida, intrigante, ma anche ironica, ammiccante, addirittura comica. Al personaggio imprime la forza, ma anche i dubbi e le insinuazioni e le certezze di un femmineo collettivo, che non teme l’ironia e neanche il paradosso, se necessari a svelare perfino quello che non si può dire, o che è  scabroso ammettere. Dialogando insieme a Vladimir Denissenkov, grande maestro del bayan, la peculiare fisarmonica russa, riesce a dare profondità e struggimento ai “teatrini” esistenziali e funebri della protagonista. Prezzi da 30 a 10 euro. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare la biglietteria del Teatro Persiani al numero 0717579445 (dal martedì al sabato 11-13 e 16-20).