Nota del Comitato per la Difesa Scuola Pubblica

Mercoledì sera presso il Salone del Popolo di Recanati si è svolta la Tavola Rotonda sul tema “Riforma Gelmini”. Organizzata e coordinata da un gruppo di rappresentati dei genitori delle Scuole Pubbliche di Recanati, ha visto la partecipazione di due rappresentanti del mondo sindacale “scuola”: il segretario provinciale della FLC-CGIL Giampaolo Cingolani ed il vice segretario provinciale SNALS Renzo Cancellieri, e la graditissima partecipazione dell’Assessore alla Formazione della Provincia di Macerata Clara Maccari.

I relatori hanno sapientemente e sinteticamente esposto quanto previsto dalla Legge Gelmini e l’impatto che tale legislazione produrrà da qui a tre anni nella scuola pubblica; gli aspetti affrontati sono stati molteplici, con riflessioni a latere della legge stessa, ma che comunque interessano il mondo della scuola. Tra le questioni che hanno suscitato maggiore attenzione della platea i “tagli” alla scuola pubblica: ma perché si taglia? Essi porteranno un risparmio della spesa, ma anche un notevole impoverimento della qualità e della sicurezza. Paradossalmente invece di estendere agli altri ordine di scuola il modello vincente della scuola primaria, per capirci quello del modulo e del tempo pieno, modello che ha permesso a questo ordine di scuola di essere valutato come uno dei migliori al mondo, studiato e preso a riferimento da molte altre nazioni, si sta facendo esattamente il contrario. Nella scuola primaria si tenta di ridurre il tempo scuola, si eliminano le compresenze, ore che vengono utilizzate dalle scuole per fare attività didattiche aggiuntive, per lavorare e approfondire in “piccoli gruppi”, per aiutare chi è indietro o in difficoltà; è vero, il tempo e le risorse costano, ma secondo noi non è questo il momento di risparmiare poiché lo faremmo ipotecando il futuro. Altri paesi europei stanno investendo sul settore della conoscenza: in Italia no! E non è che sia solo la nostra nazione ad attraversare un momento di crisi…

Un dato importante che viene fatto rilevare e che fa riflettere, e che chiarisce meglio di qualsiasi altra cosa ciò che pensano i genitori dei provvedimenti del ministro, è quello che emerge dalle iscrizioni alle prime classi . In provincia di Macerata, su oltre 2700 iscritti alla classe prima della scuola primaria, solo 10 hanno scelto il modello delle 24 ore , tanto sponsorizzato dal Ministro, quello del così detto maestro unico, mentre più del 90% ha scelto le 30 e 40 ore. Relativamente a questi dati i genitori presenti hanno chiesto con forza ai sindacalisti presenti e all’Assessore provinciale di sostenere le scelte fatte dai genitori, per i quadri orari richiesti, le ore per la mensa e per l’ offerta formativa.

Altro tema toccato dai rappresentanti sindacali è stato quello della sicurezza e dell’adeguatezza delle strutture scolastiche, tema molto legato all’aumento degli alunni per classe, aumento in parte rinviato dal ministro al 2010 ma che sicuramente verrà realizzato nei prossimi anni. L’assessore Maccari relativamente alla sicurezza degli edifici ha fatto rilevare l’esiguità degli stanziamenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici previsti dal Governo; per la Regione Marche si parla di 800.000 Euro dei quali, alla Provincia di Macerata, arriveranno circa 150.000 Euro ovvero il costo per sistemare qualche bagno e un ascensore.

La serata è stata anche il momento per lanciare l’ipotesi della costituzione di un “Comitato per la Difesa della Scuola Pubblica” anche a Recanati e, soprattutto, fare “rete” con altre realtà che hanno a cuore la qualità della nostra scuola.

Una cosa che però ha lasciato davvero perplessi sia gli intervenuti all’assemblea che i relatori stessi è il fatto che sono state poche le persone presenti tra gli insegnanti ed i genitori e soprattutto è stata notata la mancanza di personalità del mondo politico recanatese.

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