Nota del comune

Nella splendida cornice della Sala degli Angeli dell’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, davanti ad una folta platea, formata da studenti, docenti e rappresentanti delle università partenopee e di altri importanti atenei italiani, si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia ufficiale di inaugurazione della Cattedra leopardiana. Un’iniziativa, l’istituzione del corso dedicato al poeta recanatese, del prestigioso ateneo napoletano e del Centro Nazionale Studi Leopardiani.

Il sindaco Fabio Corvatta, presidente del Cnsl, che ha introdotto la cerimonia insieme al rettore Francesco De Santis, commenta l’evento come “un passo determinante nel cammino di collaborazione fra i due enti, impegnati nella diffusione della figura e dell’opera di Leopardi. Dal convegno e dal seminario che hanno accompagnato l’inaugurazione della Cattedra sono inoltre emersi spunti di estremo interesse, che svilupperemo come ulteriori filoni di approfondimento e di ricerca. Dal soggiorno napoletano, il Centro nazionale studi leopardiani ha tratto non solo ulteriori stimoli per i progetti legati a Leopardi, ma anche la conferma del prestigio delle proprie proposte, che lo portano a dialogare con i maggiori enti culturali d’Italia e d’Europa”.

Nella Sala dell’università, gremita di pubblico, erano presenti numerose autorità e rappresentanti della Biblioteca nazionale di Napoli, dell’Università “Orientale”, con cui il Cnsl sta portando avanti iniziative comuni, e di altri atenei italiani, fra cui una delegazione dell’Università “La Sapienza” di Roma. Era presente anche il rettore dell’Università “Federico II”, Matteo Palumbo, con cui è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per l’utilizzo della Villa delle Ginestre di Napoli, restaurata con i fondi della Legge Leopardi nel mondo e che il prossimo 25 giugno sarà inaugurata, per essere poi gestita, insieme, dall’Università partenopea e dal Centro nazionale studi leopardiani. La cerimonia di inaugurazione della Cattedra ha avuto il suo momento centrale nella prolusione dello studioso Gilberto Lonardi, che ha parlato di “Montale, Silvia, l’ultimo addio”. Nel pomeriggio si è svolto un incontro seminariale per approfondire i temi legarti alla pubblicazione di due volumi che hanno messo in vario modo in gioco i temi dell’addio e della lontananza: “Leopardi e il canto dell’addio” di Alberto Folin e “Trattato della lontananza” di Antonio Prete.