Recanati scopre il boom del turismo di  Capodanno ma non si trova affatto preparata.

Il 31 dicembre hanno fatto capo alla città ben 4 (quattro) gite organizzate di cui due hanno anche soggiornato. Non si lamentano gli operatori alberghieri che non speravano tanto da questo periodo in cui in genere si passa il Capodanno in famiglia.

Buona anche la presenza di camperisti, e di famigliole che si sono rivolte ai B&B e che si sono poi riversate in piazza per il concerto dei Camaleonti e i fuochi dalla Torre del Borgo e dal Municipio.

La nota negativa dei musei: una di queste gite, ma nella stessa situazione però si sono trovati diversi turisti giunti con le proprie auto, era appositamente venuta per Gigli ed ha trovato il museo chiuso.

In tanti fino all’imbrunire hanno visitato Palazzo Leopardi e gli allestimenti museali nelle antiche cantine. Buona l’affluenza anche per i Musei Civici di Villa Colloredo Mels dove si conferma un’onda lunga del turismo d’arte legato agli itinerari lotteschi.

Chiusi il museo Diocesano ed il comune dove non è stato possibile visitare il Museo Leopardiano e le sale municipali. Chiusa anche la chiesa di San Vito dove, davanti alla porta sbarrata, una guida, ha comunque ben saputo spiegare ai turisti delusi, del giovane Giacomo che vi tenne undicenne le prime orazioni.