Nota del Gruppo Consiliare PD

Tra qualche distinguo e mal di pancia, più o meno esplicitati, il bilancio di previsione è stato approvato dal consiglio con un solo voto di scarto, quello del sindaco, mentre i consiglieri favorevoli e quelli contrari erano esattamente 10 a 10, con la figura istituzionale del presidente del consiglio tra i 10 a favore. Si è corso anche il rischio che la seduta saltasse o che il bilancio fosse bocciato: solo rinviando di qualche minuto l’appello la maggioranza, o quel che ne resta, ha raggiunto il numero di presenze che ha permesso l’approvazione. Situazioni che si ripetono da tempo e che evidenziano le lacerazioni istituzionali e regolamentari compiute negli ultimi anni. Forma e sostanza. Questo bilancio è un disastro. L’assessore dice che non aumenta tasse e tariffe? Non sarebbe possibile perchè le aliquote sono al massimo, negli anni scorsi hanno aumentato tutto e di più ma i soldi incassati non sono stati sufficienti. Quindi nuovi debiti con l’attivazione di mutui che pesano sui recanatesi fino al 2030, cifre gonfiate per raggiungere gli equilibri di bilancio con entrate da oneri di urbanizzazione virtuali e vendita indiscriminata del patrimonio pubblico, oltre a quella splendida idea di seguire la moda della “finanza creativa” con i derivati.

Le entrate correnti previste nel bilancio 2009 sono 14.797.896.

La spesa corrente prevista è di € 15.624.271 (compresi interessi su mutui per 1.606.272). La quota capitale dei mutui da rimborsare è di 1.965.625. In un bilancio in equilibrio, con le entrate correnti si devono coprire le spese correnti e le quote capitale dei mutui da rimborsare. Nel bilancio preventivo 2009 quindi abbiamo una differenza negativa di ben 2.792.000.

Riguardo ai derivati, sono una spada di Damocle sul futuro della città, trattata con sufficienza (non sono state ascoltate neppure le preoccupazioni dell’avvocato incaricato dal Comune) e con l’atteggiamento di chi amministra come se a Recanati il tempo si fermasse a maggio 2009, dopo di me il diluvio, tutti i problemi da me creati a chi resta. Tanto che il bilancio prevede drastiche diminuzioni di fondi nel 2010 e nel 2011: cavoli di chi arriva. Non è un modo serio di utilizzare i soldi di tutti i cittadini che si ritrovano con un debito pro capite di 1500 euro, rispetto ai 300 euro di dieci anni fa. Conclusione: bilancio disastroso, bisogna cambiare al più presto.

I consiglieri Francesco Fiordomo, Antonella Mariani, Sara Prosperi e Mirco Scorcelli