Questa sera al ristorante Tonino gran vertice degli stati maggiori delle varie anime che compongono il PdL. Sarà la serata in cui Franco Capponi, consigliere regionale, riceverà l’investitura ufficiale a candidato che si opporrà a Giulio Silenzi per la carica di Presidente della Provincia? Pare proprio di si, come si sta sempre più consolidando l’ipotesi che il sindaco uscente di Recanati, Fabio Corvatta, sia a sua volta pronto con una sua lista civica che alle provinciali appoggi Capponi, preparandosi così a consolidare la sua presenza sul territorio per le prossime elezioni regionali.

Queste strategie ovviamente avranno le loro ripercussioni anche sulle dinamiche politiche locali anche se tutto non sarebbe ancora così ben delineato e le candidature a sindaco non mancano e impongono ancora prudenza per non far implodere il centro destra. Dentro AN ne sono maturate due: Silvano Scavella, presidente del circolo pennino, e Roberto Bartomeoli, assessore al bilancio uscente. Forza Italia punta su Maurizio Paoletti (fu candidato nel 1995, sconfitto da Ottaviani),mentre la DC per le Autonomie su Sabrina Bertini, assessore all’urbanistica uscente. E c’è anche la lista Per Recanati che espresse Corvatta, la quale mette in campo Simone Giaconi, presidente del consiglio comunale.

Apparentemente tutto fermo invece nel centro sinistra e nelle varie frammentazioni di liste civiche.

Il PD di contatti ne ha avuti diversi ma a parte con Italia dei Valori non ha stretto alcun’altra alleanza. E il 22 marzo affronta le primarie interne per individuare un candidato sindaco da proporre ad una coalizione che ancora non esiste.

Si avvia verso una fase di ricostruzione “Sinistra per Recanati” il soggetto che includeva RC, PdCI e SD-Per la Sinistra. Come noto RC ha deciso di andare da sola uscendo dal patto che comunque proseguirà la sua strada.

La Lega ha già presentato il suo candidato, Enzo Marangoni, e tutto lascia pensare ad una corsa a se dei bossiani.

C’è poi una pletora di liste civiche che ancora non dichiarano la loro vicinanza a nessuno degli schieramenti: Progetto Recanati che a parte il portavoce Roberto Terrucidoro ancora non si è presentato all’opinione pubblica con un’identità di persone aderenti, così come “Su la testa”, il movimento di giovani che a parte tre soggetti non ha manifestato la sua forza interna ma solo la volontà di non cercare patti con le forze politiche tradizionali.

E va valutata anche la consistenza del gruppo che fa capo all’ex assessore Gianfranco Miccini, che molti indicano come candidato sindaco di una coalizione di liste civiche (ma quali?) di area centrista. E non passa nemmeno inosservato il fatto che dietro le quinte si stia muovendo l’ex candidato sindaco del 2004, Daniele Massaccesi.

Ci sono poi i Popolari, attualmente in giunta con Corvatta, ultimamente ipercritici verso la maggioranza, ma non tanto coraggiosi di fare un passo importante e decidere dove andare una volta per tutte.

Sempre dietro le quinte si sta muovendo anche un gruppo che fa capo ad una non indifferente area socialista storica e che lavora verso un grande soggetto di centrosinistra.

Un quadro che alla fine, fa dire che se Atene piange, Sparta non ride e se Sparta piange, Atene non ride.