Nei giorni scorsi, Paolo Pierini, consigliere comunale del gruppo "Sinistra per Recanati", ha pubblicato una lettera aperta sulla situazione politica cittadina e non solo. Oggi gli risponde il consigliere comunale della Lista Civica Recanati, Nino Taddei.

Di Nino Taddeitaddei_armando

Caro Paolo, ho letto il Tuo appello che condivido pienamente e conoscendo la Tua sensibilità mi è sembrato di sentire un grido di dolore che ho sentito mio. Da mesi vado predicando anche io la necessità di parlare di progetti che possano creare alleanze e non viceversa, ricavando la sensazione di ricevere quell'assenso che di solito si riserva al bimbo petulante o all'anziano in famiglia ormai minato dalla senilità. Quindi mi sento vicino a Te quando invochi un diverso modo di fare politica a Recanati.

E non può essere diversamente visto che da amici avversari politici quali siamo abbiamo però tante cose in comune, per primo abbiamo l'amore per la nostra città che deriva dal fatto di essere cresciuti in una Recanati più bella, poi abbiamo in comune l'onestà intellettuale propria di chi non è avvezzo a sgomitare per sedere in prima fila.

Anche a me imbarazza sentire parlare di chi farà il sindaco o di quale somma matematica di voti si avrà sommando tizio a caio e sempronio. Non si toglie un monarca mettendone un altro o due, quando si toglie un re, è per instaurare una repubblica e allora si deve partire dal cosa fare, dai progetti, ma non quelli che sembrano scaricati da internet, ma quelli possibili e condivisi anche a costo di non vincere le elezioni.

E questa caro Paolo è la parte più difficile, perchè vedi anche se io e te siamo distanti  politicamente, forse se ci mettiamo seduti una decina di cose da fare insieme per la nostra città le troviamo. Ma per noi è facile, non abbiamo palazzi da realizzare al posto di immobili artigianali solo disegnati, non abbiamo curve da barattere con delle villette, non abbiamo granai da far diventare ville o soltanto aree da rendere edificabili, quindi il nostro fare politica è dettato solo dalla passione, ma non vedo in giro, purtroppo, tanti altri così animati.

E così che allora molto spesso mi scopro utile idiota adatto a favorire progetti non miei che si rivelano poi non condivisi e a quel punto non mi resta che girare i tacchi e salutare cordialmente. Per questo caro Paolo per quanto mi riguarda credo sia il tempo di salutare cordialmente e stare a casa, e siccome Ti voglio bene Ti consiglio di  fare altrettanto. Con affetto Nino Taddei.