Veltroni ricorre a una citazione di Giacomo Leopardi, tratta dal «Discorso sopra lo stato corrente dei costumi degli italiani», per stigmatizzare lo scarso senso civico e la litigiosità politica fine a se stessa: «In Italia la principale e la più necessaria dote di chi vuole conversare è il mostrar colle parole e coi modi ogni sorta di disprezzo verso altrui, l'offendere quanto più si possa il loro amor proprio».
Commenta Veltroni: «L'analisi di Leopardi è impietosa: siamo un paese dove non si discute con pacatezza ma dove si schernisce e si insulta l'interlocutore, un paese dove non c'è convivenza civile ma un vivere insieme costretto e forzato in cui ci si divide e ci si azzuffa invece di collaborare al bene comune. Un paese senza costume nazionale. Eravamo nel 1824, siamo nel 2009. Cosa è cambiato?».