Nota del Comitato Difesa Ospedale “S. Lucia”

In un periodo in cui in molti si affannano a parlare di sanità, sia a livello locale che ingressoregionale, il Comitato per la difesa dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati intende richiamare l’attenzione di tutta la popolazione del territorio ma anche dei politici e degli amministratori, facendo alcune riflessioni che andiamo qui sotto ad elencare: nessuno sembra ricordare che esiste un PSR che pone il Santa Lucia come Ospedale di polo nella zona di Macerata, come Comitato invece, quel piano lo abbiamo letto, studiato, discusso attentamente e lo abbiamo combattuto in modo da ottenere garanzie per tutto il territorio. Oggi che: i lavori per la ristrutturazione proseguono bene grazie ai soldi messi a disposizione dal Comune di Recanati; che il PPI non rischia più la chiusura nelle ore notturne; che gli interventi chirurgici sono notevoli e lo dimostra il fatto che c’è una lista di attesa; che le prestazioni in medicina sono sempre molto elevate; che il PPI e il laboratorio analisi sono stati potenziati con l’aumento di alcune unità di personale pur sempre rimanendo carenti però di un’amministrativa ci sembra opportuno continuare a tenere alta la guardia perché mai e poi mai permetteremo di far destrutturare e depotenziare un ospedale del quale usufruiscono circa 70000 utenti del territorio che aumentano notevolmente nel periodo estivo per effetto del turismo.

Il Comitato da due anni lotta per chiedere alla Regione e al Direttore Generale dell’Asur zona 8 di Civitanova Marche, Dottor Morosini nuove apparecchiature, il personale medico ed amministrativo, l’avvio degli interventi chirurgici in laparoscopia che permetta di azzerare le liste di attesa e per la quale non necessitano di ulteriori costi aggiuntivi; oggi che alcuni obbiettivi sono stati raggiunti, come alcuni investimenti ed alcune assunzioni di personale, noi continueremo a vigilare perché le prospettive siano quelle di servizi di qualità ed efficienza; parlare di progetti faraonici, fantomatici per i quali si sono spesi già tanti soldi senza alcuna realizzazione (S. Sabino), hanno generato soltanto tanta confusione tra gli utenti (pazienti) mentre l’unica certezza è che il Santa Lucia continuerà a garantire servizi e prestazioni come previsto dal PSR.

Per tutti questi motivi il Comitato continuerà fino all’esasperazione a chiedere il pitenziamento del Santa Lucia e che nessuno ci venga a dire che è stato fatto tutto il possibile, perché sappiamo per certo che questo non è vero, non si può lasciare sprovvisto di un così importante servizio sanitario pubblico, un territorio così ampio.