RECANATI – Mentre prosegue lo svuotamento del centro storico di residenti e negozi che abbandonano, un nuovo colpo verso la “desertificazione” viene dall’annuncio della sospensione dell’attività della Multisala Sabbatini e che le attività di proiezione saranno proseguite solo a Porto Recanati, al Kursaal.
La famiglia Sabbatini, da sempre impegnata nella gestione delle sale cinematografiche, non riesce più a stare nelle spese sempre più crescenti a fronte di incassi sempre minori e con la necessità di affrontare una spesa immediata di circa 150.000 euro per passare al sistema digitale entro il 2013.
Un impegno economico che la famiglia Sabbatini non è in grado di affrontare e questo significa essere tagliati fuori dal mercato della distribuzione.
Silvano Sabbatini che nel ’97 trasformo l’allora cinema Nuovo in tre sale e diede vita all’Extra e all’ExtracInemusic (anche qui con alterne fortune prima con la gestione diretta, poi con gestori esterni), aveva chiesto al comune un sostegno paventando al sindaco i concreti rischi di una chiusura anche del cinema. Prima ha spento le luci l’Extra, poi l’Extracimemusic, ora la Multisala.
In un colpo solo Recanati ha perso due locali pubblici, ora anche le tre sale cinematografiche.
Un cartello posto sull’ingresso della Multisala in piazzale Patrizi annuncia la cessata attività. Troppe le spese e forte al concorrenza delle multisale di Ancona, Civitanova e Macerata per reggere anche trovando l'investimento per la digitalizzazione.
La Multisala è di proprietà di Silvano e Fiorella Sabbatini mentre i locali dell’Extra ed ExtraCinemusic sono del comune che li ha affidati in gestione ancora per diversi anni alla famiglia Sabbatini.
Dunque altre luci che si spengono e che fanno del centro storico una lunga teoria di vetrine buie e sulle quale si sono sbiaditi pure i cartelli vendesi/affittasi. Di fronte ad una crisi innegabile i proprietari di questi immobili non hanno neanche inteso abbassare le pretese e questo ha provocato sia la fuga che la mancata appetibilità dei locali.
Sembrava che il progetto di fare del centro storico un maxi outlet all'aperto avrebbe imposto la svolta, ma sinora non si è visto un solo atto concreto in questa direzione da chi propaganda il progetto da almeno tre anni.