Nota del Comitato Difesa Ospedale “S. Lucia”

La Regione Marche dov’è? I massimi vertici della sanità regionale dove sono? Perché sono cos’ silenziosi? Quale altro ospedale delle Marche sta avendo lo stesso trattamento del “S. Lucia”?

Il Comitato per la Difesa dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati per l’ennesima volta alza la voce, prima di intraprendere forti iniziative, al fine ottenere risposte serie, logiche ed esaudienti riguardo il Santa Lucia.

Serie perché non si può scherzare sulla salute, logiche perché chi  ha il potere decisionale ha anche il dovere di spiegare chiaramente come mai le strutture che funzionano e lavorano a pieno ritmo come il  Santa Lucia vengono messe nelle condizioni di lavorare di meno e depotenziate(un esempio è dato dalla volontà di non sostituire assolutamente il Dottor Massa in Chirurgia, altro esempio, dal voler trasferire il Laboratorio Analisi a Civitanova e lasciare a Recanati soltanto un punto prelievo…..).Ricordiamo che nelle Aziende, si chiudono o si ridimensionano i reparti improduttivi, non quelli che hanno i numeri in regola e che di conseguenza producono profitti.

Esaudienti perché vogliamo risposte che ci convincano e che rispettino le leggi. Non accettiamo più di essere “rabboniti”con tante parole confortanti e comportamenti di disponibilità, quando invece dietro vengono lentamente  messi in moto meccanismi che sono atti a svilire e depauperare i servizi del nostro Ospedale e di conseguenza del nostro territorio.

In uno degli ultimi incontri avuti in Regione con l’Assessore Mezzolani nel Dicembre scorso, il Comitato era stato informato che in Gennaio sarebbe stato richiamato in seguito alla formazione delle Cabine di Regia ma ancora stiamo attendendo. Per questo motivo lo stesso, ha richiesto un incontro entro breve termine con i massimi vertici della Sanità Regionale, prima che il Santa Lucia venga  spogliato ulteriormente.

Naturalmente il Comitato non demorde, anzi si sente più forte che mai e continuerà come ha fatto fino ad ora ad informare, difendere e cercare di ottenere quello che è un diritto di tutta la popolazione del nostro dimenticato territorio: alla salute!