Di Silvano Scavella, presidente AN

ed Emanuele Pepa, presidente FI

A dispetto di tanta  prudenza verbale,  la vittoria ed il consenso raccolto dal centro-destra, è vissuta in ogni angolo del paese, come epocale. Si è trattato della sconfitta della politica dello sbadiglio, dell’arrendevolezza  e dell’omologazione. Il Pdl, con il suo dato elettorale, si conferma  a Recanati,  primo partito della coalizione di governo, avendo ottenuto il 34 % dei consensi. Per questo, dopo aver intercettato le ultime prove di cicaleggio su presunte candidature alla poltrona di primo cittadino che lasciano comunque il tempo che trovano, non vuole più offrire ad alcuno, l’errata convinzione che i 4496 voti ottenuti, siano consensi anestetizzabili pronti al trapianto o tanto peggio, considerarli al pari del pennacchio da gran parata, pronto ad essere vestito dalla “fortunella” recluta predestinata. Subire passivamente per quieto vivere, è una condanna a vivere male. Si apre invece una stagione in cui possiamo giocare da protagonisti, qualsiasi partita politica, senza bisogno di nascondersi pavidamente o annacquarsi dietro a figure o schemi “più presentabili” come spesso è accaduto nell’ultimo decennio.

Il PdL recanatese pertanto, vuol far capire che non rappresenta il ventre molle dell’attuale coalizione e rivendica senza alcuna ipocrisia, la volontà di esprimere il candidato Sindaco alle prossime amministrative. Un volto nuovo e non il prodotto artificioso proveniente dal solito laboratorio del piccolo chimico. Un Sindaco che con pieno impegno, spirito di servizio e tanto amore per Recanati,  rappresenti un chiaro segnale di discontinuità con il passato  e sia  in grado di raccogliere il più ampio e rappresentativo consenso sia all’interno dello schieramento alleato, sia da tutta la comunità recanatese. E’ un’assunzione di responsabilità importante che nasce dalla ridotta frammentazione e dalla conseguente semplificazione del quadro politico nazionale oltre che, da una nuova consapevolezza del corpo elettorale. Le sfide presenti e future, a tutti i livelli, si superano quindi solo con un Sindaco ed un’Amministrazione che abbia a cuore l’interesse primario della città e di tutti i suoi cittadini. Sono sfide molto impegnative che saranno condivise con gli alleati e vinte, solo se la città saprà valorizzare, con un grande progetto moderno, coerente e sostenibile, le risorse e le potenzialità che derivano dalla sua identità unica e profonda.

Ieri come oggi, ci troviamo dalla parte dei cittadini che a Recanati vogliono cambiare le cose e ridare slancio, visibilità e maggior prestigio  alla città seguendo un  percorso lungamente studiato ed analizzato e che riteniamo essere quello che potrà portarci a questo atteso risultato. Investire in tutto ciò che abbiamo di buono e che abbia elevate probabilità di essere sostenibile nel tempo, dandoci obiettivi vicini alle nostre più forti eredità culturali, artistiche e storiche. Faremo prevalere in modo assoluto, le competenze e l’esperienza necessarie per ridisegnare senza infingimenti, il ritratto di un centro-destra che avverte l’urgenza di una democrazia partecipativa che la politica di ieri non ha soddisfatto. Crediamo che tutto ciò sia possibile a partire da un candidato Sindaco autorevole, che sappia dimostrare le proprie capacità relazionali,  di mediazione, di elaborazione e  sintesi degli obiettivi che si vogliono raggiungere, compiendo ogni scelta necessaria al conseguimento degli scopi prefissati. Il confronto, non sarà allora solo quello consiliare, ma dovrà essere, giorno per giorno con la città reale  e con i cittadini, con le sue concrete esigenze di ordine, di sviluppo, di giustizia sociale e di equità. E’ con questa volontà diffusa, socialmente e culturalmente radicata, che la futura Amministrazione dovrà iniziare da subito a fare i conti. Non sarà che l’inizio di un lungo percorso e di un impegno difficile ma affascinante, per cambiare radicalmente la città. Lo faremo con la moderazione che ci contraddistingue perché da sempre, fa parte della nostra cultura.