Di Silvano Scavella, presidente AN Recanati
Quando “l’imbonitore” fu mandato a dirigere l’Asur di Civitanova, osservammo che: a) non ci sarebbe stato alcun significativo cambiamento di rotta; b) non avrebbe potuto fare nulla di esaltante per la salvezza del S.Lucia; c) la sua nomina rappresentava la messa in campo di una strategia anestetizzante per spianare la strada alla progressiva capitolazione del S. Lucia. Un’atto provocatorio, punitivo ed impopolare nei confronti delle 20.000 istanze fatte giungere a suo tempo al “soviet” sanitario regionale. Fummo presi per arrufapopoli allora e per idioti ora !! I concetti espressi nell’ultimo intervento stampa con cui “l’imbonitore” distilla e vaticina domande e risposte, dovrebbero far riflettere l’intera nostra comunità su ciò che ci attende e su quanto contiamo per i politici attualmente al governo della sanità regionale “Anconacentrica”. L’imbonitore torna a vergare una colonnata di zuccherose lusinghe ed acuminate riflessioni su chiusure e nuove costruzioni, definendo verità e realtà da noi denunciate ed immancabilmente avveratesi,
qualunquistiche pasquinate. Fortunatamente, migliaia di altre
persone credono ormai come noi, che il suo materialismo dialettico coincida esattamente con il “Vangelo” secondo Mezzolani ed Aprile. Lo invitiamo quindi ad ammorbidire i giudizi e ad evitare la politica dello scontro senza prigionieri. E’ proprio vero che il Signore acceca chi vuol perdere. Ma questo non deve stupirci cari concittadini. Le false verità contenute nel “j’accuse”, sono necessarie per convincere chi legge, dell’attendibilità di chi scrive e quindi per nascondere ogni menzogna a riguardo del premeditato piano di progressiva smobilitazione del S. Lucia, così come avvenuto all’ospedale di Matelica. Siccome nessuno ha soluzioni magiche, tanto più noi, poveri diavolacci ignoranti, non se ne esce se non con l’aspettativa di annientare definitivamente l’arrogante potere statalista dell’intero apparato regionale, avocando fin da ora, la soluzione di costruire un nuovo ed efficiente ospedale di rete nella bassa val Musone. Nel frattempo, per far subito cose concrete che rispondano alle aspettative di chi ci ha votato e dato fiducia e non abbandonarci ad inutili tornei verbali, una delegazione del direttivo di AN Recanati che da sempre, del problema nuovo ospedale, ha fatto e né farà un punto cardine essenziale anche del prossimo programma elettorale per le prossime amministrative cittadine, ha avuto un lusinghiero primo incontro ufficiale con il Sindaco di Loreto Pieroni al quale è stato dato ampio sostegno per una congiunta e convinta
strategia che ci vedrà impegnati nella presente e nella futura amministrazione recanatese ad intraprendere ogni concreta e motivata iniziativa politica al fine di contrastare con ogni mezzo la bislacca ed insensata idea di costruire un nuovo nosocomio in zona Aspio ( a 10 minuti d’auto dal regionale di Torrette !!) ed a sostenere invece da protagonisti, il progetto di edificare l’ospedale di rete in area bassa Val Musone, praticamente al confine territoriale tra Recanati, Loreto e Castelfidardo. Questa necessaria priorità avrà tempi di realizzazione di circa cinque anni, ma occoreranno sei/otto mesi, per comprendere se esiste veramente la volontà e la capacità di promuoverla e gestirla. La strada è in salita. Occorre una buona bici, cuore forte e tanto fiato.