Nota del comune

La nomina del sindaco Fabio Corvatta a presidente del Centro nazionale studi leopardiani e del nuovo Consiglio di amministrazione, avvenuta mercoledì scorso, sarà una delle prime pratiche che dovrà approvare il nuovo Ministro per i Beni culturali, on. Sandro Bondi. Il neo componente della squadra di governo conosce d’altronde molto bene la realtà recanatese, illustratagli dallo stesso sindaco appena qualche settimana fa, durante una visita del parlamentare alla città leopardiana, durante la quale Corvatta aveva donato all’ospite il fiorino d’oro di Federico II e alcune pubblicazioni sulla città e su Gigli. Bondi aveva allora espresso parole di grande apprezzamento e di sostegno per uno dei centri culturali più prestigiosi al mondo.

Il sindaco Corvatta ha ammesso, subito dopo la sua nomina, avvenuta per acclamazione, di dover raccoglie una difficile eredità: quella dell’on. Franco Foschi, un personaggio di spicco della cultura italiana, per oltre venti anni alla guida, come direttore e come presidente, del Centro nazionale studi leopardiani. Un’eredità enorme, quella di Foschi, per il lavoro straordinario di diffusione della figura di Leopardi, promossa da lui con il sostegno unanime del Parlamento che dal 2001 al 2006 aveva garantito un finanziamento per il raggiungimento dei prestigiosi obiettivi delineati dallo stesso Foschi per il Cnsl.

Nessuno può immaginare di sostituire la figura di Foschi, ma lo spirito con cui si è proceduto alla nomina del presidente e del Consiglio di amministrazione è stato di ricostruire una squadra dove ognuno possa lavorare per colmare, o almeno impegnarsi al massimo per tentare di colmare quel vuoto.

L’assemblea di mercoledì è stata molto partecipata e vi ha preso parte più del 90 per cento dei soci, rappresentanti di prestigiosi istituti culturali e studiosi che intrattengono contatti assidui con Recanati, intervenuti per dare un contributo di amore e riconoscenza a Leopardi, Foschi, il Cnsl e la città. La platea ha manifestato grande calore e affetto, tanto che la nomina del neo presidente Corvatta e del Cda, che resteranno in carica per il prossimo triennio, sono avvenute appunto per acclamazione. Il vice presidente del Centro nazionale studi leopardiani resta la contessa Anna Leopardi, mentre entra nel Cda il figlio dell’on. Foschi, Paolo. Giuseppe Casali è stato confermato, in rappresentanza del mondo imprenditoriale, come pure il resto dei consiglieri.

Fra questi, sono nel Comitato scientifico il professor Lucio Felici, come coordinatore, Emilio Peruzzi e Fiorenza Ceragioli.