nota del comune

sede_arci.jpgLo spostamento della sede dell’Arci si sta trasformando in una vicenda dagli esiti inaspettati e dalle conseguenze pesanti per l’Amministrazione comunale, che sta subendo danni anche economici, di fronte ai quali intende tutelarsi. Esiti inaspettati perché la soluzione alternativa individuata dall’Amministrazione, così come previsto nel documento approvato in Consiglio comunale lo scorso 3 dicembre, è stata verbalmente sempre accettata dall’Arci, anche se mai sottoscritta. Conseguenze pesanti perché la permanenza dell’associazione negli spazi dei giardini impedisce di portare avanti progetti strategici per l’Amministrazione e per l’intera città. Parliamo del trasferimento del Cea, il Centro di educazione ambientale del Wwf, dagli spazi di Villa Colloredo Mels a quelli, appunto, dei giardini. Tutta l’area, anche in vista di questo spostamento, è stata in queste settimane oggetto di una riqualificazione che ha visto fra l’altro l’installazione di nuovi giochi per bambini e la sistemazione del Belvedere. Il Centro di educazione ambientale diventerà così un punto di riferimento anche per le visite scolastiche, in una zona centrale di Recanati, all’interno di un percorso ideale fra Casa Leopardi e il Teatro Persiani, in uno spazio strategico a due passi dalla piazza e dalla residenza municipale. Ma non solo. Se il Cea Wwf non viene trasferito, si impediscono anche i lavori di sistemazione dell’attuale sede di Villa Colloredo e la riqualificazione e gestione dello stesso parco. Lavori fondamentali e attesi da tempo, che rientrano nel piano programma dell’Amministrazione.

Insomma, il prolungarsi della vicenda Arci sta provocando non pochi disagi, tanto che l’Amministrazione ha deciso di attivarsi in tutti i modi per tutelare il suo patrimonio.

Purtroppo, nonostante sia stata individuata una nuova sede per l’associazione, l’Arci pone ostacoli poco comprensibili. E’ un fatto oggettivo che il contratto di affitto sia a scadenza naturale. Una scadenza che è arrivata, dopo dodici anni, lo scorso 16 febbraio. L’Amministrazione comunale nei tempi e nei modi di legge ha provveduto a dare disdetta. Una decisione dovuta al fatto che il Comune ritiene strategico riappropriarsi di quel locale, occupato finora dall’Arci, per sviluppare progetti importanti e qualificanti per la città. L’Amministrazione ha agito anche nel rispetto di quanto deliberato dal Consiglio comunale lo scorso 3 dicembre, in cui si prevedeva di trovare congiuntamente una soluzione alternativa per l’Arci e la certezza di un progetto del Cea Wwf. Progetto che il Centro ha presentato al Comune il 29 gennaio scorso, come risulta con protocollo 3117.

Arrivati a questo punto, in mancanza di risposte e con interlocutori dell’Arci che cambiano di volta in volta, l’Amministrazione ritiene che dal 16 febbraio scorso l’associazione occupi abusivamente i locali dei giardini, impedendo al Comune lo spostamento del Cea e l’avviamento del progetto che prevede la riqualificazione dei locali di Villa Colloredo. L’Amministrazione comunale non recederà da quelli che sono i suoi progetti.