recanati_100-07-04-54-4775.jpgIl primo ponte festivo della Liberazione non ha trovato questa volta impreparati i pubblici esercizi cittadini che, rispetto allo scorso anno, hanno tenuto aperto i loro locali in maggior numero. Il bel tempo ha certamente aiutato l’afflusso in città di numerose comitive di turisti e per il ponte del 1 maggio sussistono buone prospettive per un ulteriore conferma della città come meta del turismo culturale.

Tre cose però non sono andate bene in questo week end: la carenza di servizi igienici in prossimità della Piazzuola Sabato del Villaggio, via Roma per tutta la mattinata percorsa dalle auto con i turisti costretti a fare lo slalom (anche lo stesso corteo del 25 aprile ha dovuto fare i conti con il traffico …), la Piazzuola Sabato del Villaggio ancora una volta interessata da un traffico improprio e fastidioso per i turisti.

Per quanto concerne i servizi igienici non sono segnalati quelli al Colle dell’Infinito (comunque insufficienti) e quelli posti 200 metri più giù della Piazzola, che alla fine sopperirebbero alla bisogna. Comunque un punto igienico nelle più immediate vicinanze della Piazzola sarebbe indicato.recanati_100-07-10-37-4731.jpg

Il fastidio rappresentato dal passaggio continuo di auto è una doglianza da tempo ripresa su questo sito. E non regge nemmeno la tesi dei pochi commercianti rimasti a Montemorello che la pedonalizzazione decreterebbe la morte del commercio: le auto continuano a passare e sostare ma i negozi chiudono lo stesso. Forse va diversificata l’offerta commerciale in una zona ad alta incidenza turistica. Una attenta riflessione in questa direzione va fatta.

Da ultimo va registrata l’apertura di un piccolo centro ristoro nella Piazzuola Sabato del Villaggio gestito da Andrea Regno in locali di Casa Leopardi. Con la chiusura del bar e della pizzeria le comitive possono così rifocillarsi in attesa di visitare la casa del poeta.

In direzione del panino e bibita si sta anche muovendo sia il Bar Il Grottino che il nuovo locale, sempre a Porta Nuova, dove si trasferirà l’enogastrononia sotto l’ospedale, questa in grado anche di proporre una serie di proposte gastronomiche locali.

E mentre il turismo riporta nuova vitalità alla città, una domanda ci pare legittima: che ci facciamo del gazebo turistico chiuso da due anni a Porta Cerasa, in un punto dove i turisti non si sognano di arrivare? Perché non smontarlo e creare un punto accoglienza al Colle dell’Infinito, laddove veramente attraccano le comitive turistiche e dove a pochi metri c’è anche una scuola che forma i futuri operatori turistici e che quindi potrebbero integrare con stages mirati la loro formazione?