Molti recanatesi hanno aderito alla manifestazione autonoma promossa da ANPI ed ARCI per ricordare l’Anniversario della Liberazione. Come noto da anni, in assenza di una specifica iniziativa dell’amministrazione comunale, sono le associazioni a dare vita alle celebrazioni. Oltre ad ANPI ed ARCI hanno aderito Partito Democratico, PdCI, Rifondazione, Sinistra Democratica, Partito di Alternativa Comunista, esponenti del sindacato CGIL e SPI, e tanti cittadini che poi hanno dato vita ad un corteo che ha sfilato per le vie cittadine.
Molta gente ha rilevato l’assenza dell’amministrazione comunale e della banda e si è unita strada facendo, solidarizzando con il nutrito gruppo.
Sotto i loggiati del comune, sulla lapide “tagliata” dei nomi, Naide Papetta (compagna di Franco Cingolani, comandante partigiano), e Giulietta Spadellini, famiglia di antifascisti e perseguitati politici, hanno posto un mazzo di fiori.
Il presidente dell’ANPI ha ricordato prima il sacrificio di Bebi Patrizi a Montalto e il grande attivismo nelle fila della Resistenza di tanti recanatesi, ponendo l’accento sulla vicenda dela lapide tagliata e privata dei nomi degli undici recanatesi riconosciuti caduto nella Lotta di Liberazione, il cui mancato ripristino sa ancora di scandalo.