Di Giacomo Galassi, L'Ulivo per il PD
Ritengo interessante la proposta presentata dalla DC di Recanati in merito alle problematiche abitative che toccano molti nostri concittadini e credo meriti attenzione. Ma credo anche che sul tema "casa" bisogna osare di più. Sono convinto infatti che Recanati, oggi più che mai, necessiti di una svolta politica coraggiosa e lungimirante: più case per i meno abbienti e stop alle speculazioni.
In città infatti sono aumentate le persone in condizione di svantaggio e il bisogno di una casa si è esteso anche a categorie sociali che fino a qualche anno fa erano solo marginalmente interessate dal problema: anziani, famiglie monoparentali, coppie di nuova formazione, giovani precari, famiglie di immigrati.
Di qui la necessità di procedere alla realizzazione di abitazioni e strutture edilizie che dovranno nascere all'insegna dell'housing sociale e cioè una rete di collaborazioni tra vari soggetti pubblici e privati con il fine di un benessere comune. C'è inoltre la necessità di mettere a disposizione di quella fascia di popolazione che non riesce a sostenere l'affitto del libero mercato, ma che è troppo "ricca" per avere diritto all'affitto sociale, un appartamento di dimensioni contenute ad un canone di affitto modesto.
Con un intervento mirato, come suggerito dalla stessa DC, gli IRCER potrebbero utilizzare gli introiti ricavati dalla vendita dei terreni agricoli che sono già divenuti edificabili per realizzare su una parte di essi o altrove, alloggi residenziali da locare, per un certo numero di anni, a prezzi convenzionati a famiglie individuate in base al reddito e potrebbero altresì essere realizzati immobili e strutture a preminente carattere sociale/residenziale per i giovani.
Condivisibile è anche la proposta che riguarda Castelnuovo (nella foto una veduta), rione storico della città che merita di essere rivitalizzato e rilanciato. In questo senso l'idea di trasferire la facoltà di scienze e tecnologie moderne dell'Università di Camerino e le abitazioni per studenti e professori nel convento delle Clarisse, va nella giusta direzione; fondamentale però, è che l'amministrazione comunale, le realtà industriali recanatesi e l'Università di Camerino decidano di investire maggiormente in questo progetto, soprattutto a livello comunicativo e promozionale, in modo tale che il numero degli iscritti possa lievitare notevolmente rispetto alle attuali condizioni.