Nota dei gruppo consiliari di minoranza
Nuovi debiti ed un colpo definitivo al bilancio
comunale. Per la precedente campagna elettorale l’amministrazione Corvatta ha
svenduto l’Astea, patrimonio costruito in cento anni di storia. In vista del
2009, dopo avere sperperato denaro in feste, festicciole, iniziative pseudo culturali
e ricevimenti vari, dopo avere venduto praticamente tutto il patrimonio
comunale, dopo avere spremuto i cittadini con aumenti generalizzati (Ici,
Addizionale Irpef, tassa rifiuti, diritti di segreteria, mense scolastiche, trasporti, affitti palestre, perfino i diritti cimiteriali), ecco che si passa all’operazione finale. Altri mutui, altri debiti: il debito del Comune per mutui alla data del 2006 era di € 30.650.150, a fine 2007 di € 30.164.398.Nessuna razionalizzazione delle spese, nessun controllo. Solo chiacchiere e molti, moltissimi debiti. Nel bilancio 2008 c’è una previsione di entrata per oneri di urbanizzazione di 3.000.000 di €. Per quadrare il bilancio di previsione 2008 si prevede di far ricorso al 58% di tale entrata, pari a ben 1.740.000 €, per coprire le spese correnti. Dobbiamo sempre ricordare che gli oneri di urbanizzazione sono una entrata di carattere non ordinario, collegata alla espansione edilizia di una città, che è specificatamente destinata a realizzare quelle opere di urbanizzazione che fanno carico al comune, (realizzazione di marciapiedi, illuminazione, fognature, depuratori, ringhiere, percorsi pedonali, manutenzione strade, e opere pubbliche in genere) e non deve essere utilizzata per pagare le spese correnti quali personale e carta per le fotocopie. Quando questo avviene è un segnale che il bilancio non è in equilibrio, è sofferente. Nel bilancio preventivo 2007 erano stati previsti introiti per oneri di urbanizzazione di € 3.191.000. In seguito a specifica richiesta il settore ragioneria ha comunicato l’incasso effettivo fino ad oggi, che è di soli € 1.384.753. Anche per il 2007 è da presumere che l’entrata effettiva sarà inferiore di € 1.800.000. Per quadrare il bilancio 2007 si è quindi dovuto procedere alla vendita, anche questa a tutta velocità con compromesso entro dicembre 2007, del patrimonio immobiliare delle Clarisse di Castelnuovo, all’IRCER con realizzo di plusvalenza di circa 2.000.000 di €. Dal ricorso massiccio agli oneri di urbanizzazione e alle plusvalenze e dalla vendita di consistente patrimonio comunale per coprire la spesa corrente negli ultimi tre anni, è lampante lo stato di grave difficoltà in cui si trovano le finanze del nostro Comune. Infatti la vendita di patrimonio e il ricorso agli oneri di urbanizzazione non sono stati sufficienti a coprire l’aumento delle spese correnti e delle rate dei mutui. Infatti i nostri amministratori hanno dovuto effettuare aumenti di imposte e di tariffe a partire dal 2007 di oltre 1.600.000€ all’anno e nel 2008 hanno provveduto all’aumento di tutte le tariffe dei servizi sulla base degli indici istat e all’introduzione di nuove tariffe quali quelle sui matrimoni civili. E’ evidente che si sta raschiando il fondo del barile delle possibili entrate, siamo al limite massimo di tutte le aliquote (ici, addizionale irpef, Tassa rifiuti). Di contro abbiamo una città che va verso il degrado. L’origine del dissesto finanziario incombente la conosciamo e la stiamo denunciando ormai da anni. Le spese pazze e la mania di grandezza della precedente giunta Corvatta, che pur di assicurare a se stesso e agli altri pezzi grossi della sua giunta la rielezione e quindi continuare a gestire il potere e l’urbanistica a Recanti in anni di boom edilizio, ha portato l’indebitamento dai 15.6 milioni di euro di fine anno 2000, ai 30.1 milioni di fine 2007.