RECANATI - Non è passato inosservato all'amministrazione comunale lo sfogo di Henry Uncini sulle pagine di Facebook dopo l'assalto alla villa dove abita con il fratello Franco, la cui figlia è rimasta per interminabili minuti in balia dei malviventi.
E' lo stesso sindaco Fiordomo a rispondere sul blog dell'amministrazione comunale dove Henry Uncini aveva postato il suo sfogo ed amarezza.
"Comprendo la paura e la rabbia di chi vive situazioni cosi brutte -scrive il sindaco Fiordomo-. In questo caso si tratta di un'azione criminale compiuta da professionisti, gli stessi che probabilmente colpiscono nelle località limitrofe con una puntualità disarmante. Se ne parla da tempo sulla stampa. Il problema non lo risolviamo con le ronde (non servirebbero a nulla contro i professionisti del crimine) ma dando a Carabinieri e Polizia gli strumenti per intervenire: uomini , mezzi, risorse economiche. Invece da troppo tempo i tutori dell'ordine sono ridotti ai minimi termini: spesso una sola pattuglia controlla di notte diversi Comuni del territorio. Abbiamo bisogno di una presenza maggiore, di potenziare il sistema della videosorveglianza allargandola dal centro storico alle altre zone della città, di coinvolgere sempre di più i Vigili Urbani nel controllo del territorio. Abbiamo inoltre bisogno di educazione, di tenere unito e solidale il nostro sistema sociale, di combattere con maggiore determinazione il disagio, la disocuppazione (specie quella giovanile), di fare prevenzione (anche le forze dell'ordine dovrebbero farla di più ma i mezzi scarseggiano). Mi rendo conto che queste considerazioni non soddisfano chi è stato minacciato con una pistola, ha vissuto momenti di terrore, è stato violato nei suoi affetti, ha subito una rapina ed ha bisogno di mesi, a volta anni, per riprendersi, dorme con la luce accesa, ha paura a restare solo.... Ma c'è bisogno di responsabilità e di credere nelle Istituzioni, anche se le vediamo in difficoltà. Un abbraccio ed un incoraggiamento alla famiglia Uncini".