Nota del Comitato Difesa Ospedale “S. Lucia”
“Il Comitato per
Il Direttore Generale inizia la sua lunga intervista sostenendo che il bilancio dell’ASUR Zona 8 per il 2007 è stato neutro, ma per il Santa Lucia non è stato affatto positivo, visto che nonostante gli ottimi numeri, non si è visto un solo passo verso il potenziamento.Anzi si è proseguito nel creare disagi, infatti come il Direttore dice, il laboratorio analisi è stato ridimensionato, la cucina è stata chiusa e il personale traferito tutto a Civitanova, il dottor Massa non è ancora stato sostituito nonostante che il termine per l’aspettativa sia scaduto da tempo….
Francamente possiamo sostenere con certezza che questo sia un modo per convincere i cittadini che avranno chissà cosa, quando invece si ritroveranno una “brutta copia” del poliambulatorio , per altro già esistente e perfettamente funzionante.Ecco che cosa sarà la tanto decantata “Casa della salute”, un poliambulatorio con l’eccezione che ci saranno alcuni medici di base.
Ricordiamo che il PSR 2007/2009 dice che gli Ospedali di polo debbono andare a supporto di quelli di rete e che per questo dovranno essere potenziati, ma come?Con una specie di poliambulatorio rinnovato?Così si pensa di tutelare i 70000 utenti di questa zona che aumentano notevolmente nel periodo estivo? E’ doveroso ricordare che i grandi Ospedali non riescono più a sostenere la gran mole di lavoro, creando così interminabili liste di attesa a discapito delle persone che ne hanno veramente bisogno.
Il Comitato ha richiesto per l’ennesima volta che cos’è che ha e sta bloccando la proposta fatta più volte riguardo gli interventi chirurgici in laparoscopia da fare al Santa Lucia in convenzione con l’Università di Ancona.
Intorno al dibattito che si è acceso sui giornali in questo periodo, speriamo vivamente che prima di progetti futuri, aleatori e neanche abbozzati sulla carta, tutte le forze politiche si impegnino per il potenziamento del nostro Ospedale, perché come si sa più dell’80% delle risorse regionali vanno alla sanità, ma niente per quella del nostro territorio.
Nell’attesa di un sollecito, proficuo e positivo riscontro, il Comitato continuerà con costanza e tenacia, come ha fatto fino ad oggi, a sensibilizzare e difendere quello che è il nostro sacrosanto diritto alla salute e chi di dovere dovrà dare delle risposte chiare ed assumersi le proprie responsabilità riguardo questo dimenticato territorio”.