Le forze di minoranza hanno diffuso il testo delle osservazioni al bilancio da parte dei gruppi di minoranza.
E' un esame dettagliato e poco giornalistico ma che può servire per chiarire molte questioni.
Nella conclusioni si trova un sunto del giudizio espresso in aula contro il bilancio.
UTILIZZO I QUOTA DI ONERI DI URBANIZZAZIONE PER LA COPERTURA DELLE SPESE CORRENTI
Nel bilancio 2008 c’è una previsione di entrata per oneri di urbanizzazione di 3.000.000 di €.
Per quadrare il bilancio di previsione 2008 si prevede di far ricorso al 58% di tale entrata pari a ben 1.740.000 € per coprire le spese correnti. Dobbiamo sempre ricordare che gli oneri di urbanizzazione sono una entrata di carattere non ordinario, collegata alla espansione edilizia di una città, che è specificatamente destinata a realizzare quelle opere di urbanizzazione che fanno carico al comune, (realizzazione di marciapiedi, illuminazione, fognature, depuratori, ringhiere, percorsi pedonali, manutenzione strade, e opere pubbliche in genere) e non deve essere utilizzata per pagare le spese correnti quali personale e carta per le fotocopie. Quando questo avviene è un segnale che il bilancio non è in equilibrio è sofferente.
Nel bilancio preventivo del 2006 era stata fatta una previsione di entrata per oneri di urbanizzazione di 3.216.430, poi gli introiti effettivi sono stati 1.137.655. Nell’anno 2006 per quadrare il bilancio consuntivo si è dovuti ricorrere di tutta fretta nel dicembre 2006, a vendere beni immobili di proprietà comunale che hanno procurato una plusvalenza di 1.677.100.
Nel bilancio preventivo 2007 erano stati previsti introiti per oneri di urbanizzazione di € 3.191.000. In seguito a specifica richiesta il settore ragioneria ha comunicato l’incasso effettivo fino ad oggi è di soli € 1.384.753. Anche per il 2007 è da presumere che l’entrata effettiva sarà inferiore di € 1.800.000. Per quadrare il bilancio 2007 si è quindi dovuto procedere alla vendita, anche questa a tutta velocità con compromesso entro dicembre 2007 del patrimonio immobiliare delle Clarisse di Castelnuovo, all’IRCER con realizzo di plusvalenza di circa 2.000.000 di €.
Le plusvalenze per la vendita di patrimonio comunale sono state utilizzate nel 2006 e verranno utilizzate nel 2007 a coprire le spese correnti e non certo a finanziare nuove opere pubbliche.
Anche negli anni 2009 e 2010 si prevede, nel bilancio pluriennale, di incassare 2.000.000 di € per ciascun anno di oneri di urbanizzazione e di utilizzare di questi ben 1.270.000€ (il 63,5%) per ciascun anno di per coprire la spesa corrente.
Ci sembrano effettivamente previsioni esagerate, soprattutto in considerazione del fatto che il mercato edilizio, a detta degli operatori del settore ha subito una drastica riduzione e le previsioni non sono affatto per una ripresa visto l’eccesso di offerta di immobili sia civili che industriali in quasi tutti i Comuni della nostra Provincia.
AUMENTO DELLE IMPOSTE E DELLE TARIFFE A CARICO DEI CITTADINI RECANATESI DAL 2007 IN POI PER TUTTI GLI ANNI A VENIRE
anni 2006 2008 differenza
consuntivo preventivo in cifra in %
ICI 4.070.071 4.610.000 + 539.929 + 13,27%
ADDIZIONALE IRPEF 1.203.106 1.823.000 + 619.894 + 51,52%
TARSU 1.680.239 2.113.035 + 432.796 + 25,76%
SANZIONI STRADALI 618.459 651.300 + 32.841 + 5,31%
TOTALI 7.573.881 9.199.343 + 1.625.460 + 21,46%
Gli aumenti di gettito di cui alla tabella sono stati realizzati già dall’anno 2007, in sede di approvazione del bilancio preventivo 2007, con aumenti delle aliquote ICI di tutte le categorie di immobili con la sola esclusione della prima casa, con l’aumento dell’addizionale IRPEF passata dal 0,4% al 0,7%, con aumento della tassa sui rifiuti aumentata del 12%.
Si tenga presente che fino al 2005 gli introiti per sanzioni stradali non sono mai stati superiori a 200.000€.
Nel 2008 oltre al mantenimento degli aumenti di imposte imposte di cui sopra, è stata ulteriormente aumentata la tassa sui rifiuti, (pag. 17 della relazione previsionale) e sono state aumentate tutte le tariffe dei servizi comunali (pag. 19 della relazione previsionale) e istituite nuove tariffe con le seguenti delibere di giunta:
- anno 2008: approvazione tariffa tassa rifiuti solidi urbani - delibera n. 40 del 10 marzo 2008
- approvazione tariffa per l’utilizzo del teatro Persiani da parte di terzi anno 2008
- delibera n. 42 del 10 marzo 2008
- visite al castello di Montefiore. Tariffe anno 2008 - delibera n. 43 del 10 marzo 2008
- utilizzo sale comunali approvazione tariffe anno 2008 - delibera n. 44 del 10 marzo 2008
- mense scolastiche. Tariffe anno 2008 - delibera n. 45 del 10 marzo 2008
- tariffa palestre annesse a plessi scolastici - anno 2008 - delibera n. 46 del 10 marzo 2008
- approvazione tariffa per rilascio fotocopie negli uffici comunali e per servizio internet ed altri presso la biblioteca comunale - delibera n. 48 del 10 marzo 2008
- approvazione tariffa per l’utilizzo ludoteca comunale - delibera n. 49 del 10 marzo 2008
- disposizioni tariffarie in materia di accesso ai documenti relativi alle violazioni, sinistri e atti propri della polizia municipale - delibera n. 51 del 10 marzo 2008
- anno 2008: approvazione tariffe per i servizi sociali - delibera n. 52 del 10 marzo 2008
- servizio trasporto scolastico – approvazione tariffe anno 2008- delibera n. 54 del 10 marzo 2008
- uso a terzi impianti sportivi. Aggiornamento tariffe anno 2008- delibera n. 55 del 10 marzo 2008
- aggiornamento oneri di urbanizzazione e costo di costruzione anno 2008 - delibera n. 56 del 10 marzo 2008
- aggiornamento diritti di istruttoria pratiche sportello unico attività produttive anno 2008 - delibera n. 57del 10 marzo 2008
- aggiornamento tariffe per l’applicazione dei diritti di segreteria anno 2008 - delibera n. 58 del 10 marzo 2008
- determinazione monetaria aree a parcheggio – Art. 25 delle norme tecniche di attuazione del vigente P.R.R. - delibera n. 61 del 10 marzo 2008
- matrimoni civili: adeguamento contributo spese - delibera n. 59 del 10 marzo 2008
- tariffa servizi e prezzi di concessione cimiteriali - anno 2008 aggiornamento istat - delibera n. 60 del 10 marzo 2008
INDEBITAMENTO DEL COMUNE E COSTO DEL RIMBORSO DEI PRESTITI
(Relazione dei revisori da pag. 25)
Il debito del Comune per mutui alla data del 2006 era di € 30.650.150, a fine 2007 di € 30.164.398.
Caon la previsione di mutui da accendere nel bilancio trinnale 2008-2010 a fine 2007 si arriverà ad un debito di € 31.814.798, a fine 2009 di € 30.823.005, a fine 2010 di € 29.779.234.
Il costo annuo complessivo per il rimborso di detti mutui è stato:
nel 2006 € 2.916.618 di cui 1.688.284 per quota capitale e 1.218.333 per interessi
nel 2007 € 3.217.971 di cui 1.785.753 per quota capitale e 1.432.218 per interessi
nel 2008 sarà di 3.464.533 di cui 1.857.005 per quota capitale e 1.607.528 per interessi
nel 2009 sarà di 3.610.934 di cui 1.991.784 per quota capitale e 1.619.150 per interessi
nel 2010 sarà di 3.613.843 di cui 2.043.771 per quota capitale e 1.570.072 per interessi
Abbiamo forti dubbi che la previsione di interessi passivi per il 2008 e seguenti sia fortemente errata in difetto, sia perché i tassi rispetto al 2006 sono aumentati e il Comune di Recanati nel 2005 ha fatto la brillante operazione di estinguere 11.000.000 di euro di mutui a tasso fisso con un prestito obbligazionario a tasso variabile. Basta vedere la dinamica degli interessi pagati sugli anni 2006 e 2007. Nonostante il debito residuo è alla fine di questi due anni è diminuito da 30.650.150 a 30.164.398, il costo per interessi è cresciuto passando da 1.688.284 a 1.785.753. E questi sono gli unici dati certi consuntivi della serie sopra esposta.
Chiediamo ufficialmente con il presente intervento. Al Collegio dei revisori di effettuare una approfondita verifica del dato di previsione degli interessi passivi previsti dal 2008 in avanti, soprattutto in considerazione della dinamica e dei costi dei numerosi strumenti finanziari derivati o di finanza creativa contratti dal comune dal 2005 in avanti.
Dobbiamo sempre tenere a mente che rimborso delle rate di mutui sia per la parte capitale che per la parte interessi va effettuato con le entrate correnti.
CONCLUSIONI
Dal ricorso massiccio agli oneri di urbanizzazione e delle plusvalenze dalla vendita di consistente patrimonio comunale per coprire la spesa corrente negli ultimi tre anni, è lampante lo stato di grave difficoltà in cui si trovano le finanze del nostro Comune. Infatti la vendita di patrimonio e il ricorso agli oneri di urbanizzazione non sono stati sufficienti a coprire l’aumento delle spese correnti e delle rate dei mutui. Infatti i nostri amministratori hanno dovuto effettuare aumenti di imposte e di tariffe a partire dal 2007 di oltre 1.600.000€ all’anno e nel 2008 hanno provveduto all’aumento di tutte le tariffe dei servizi sulla base degli indici istat e all’introduzione di nuove tariffe quali quelle sui matrimoni civili.
E’ evidente che si sta raschiando il barile delle possibili entrate, siamo al limite massimo di tutte le aliquote (ici, addizionale irpef, Tassa rifiuti). Di contro abbiamo una città che va verso il degrado. Per l’incuria delle strade. Per la trascuratezza e l’abbandono, di tutti i parchi e il verde pubblico, per le manutenzioni e la cura degli edifici scolastici. Per l’abbandono e il degrado del centro storico e di quasi tutta la sua pavimentazione. Non ci sono più soldi per le spese di funzionamento.
L’origine del dissesto incombente la conosciamo e la stiamo denunciando ormai da anni. Le spese pazze e la mania di grandezza della precedente giunta Corvatta, che pur di assicurare a se stesso e agli altri pezzi grossi della sua giunta la rielezione e quindi continuare a gestire il potere e l’urbanistica a Recanti in anni di boom edilizio, ha portato l’indebitamento dai 15.6 milioni di euro di fine anno 2000, ai 30.1 milioni di fine 2007.
E’ tempo che questi amministratori comunali, che sono al governo da 9 anni, prendano atto e ammettano la situazione di grave difficoltà che hanno creato alle finanze comunali e comincino già da questo bilancio a fare le cose che servono per risanare il bilancio.
Smettere di fare debiti (nel bilancio del 2008 si prevede di accendere altri 3.507.397 di € di mutui), e cominciare una drastica politica di riduzione e selezione delle spese sia correnti che in conto capitale.