Il comune di Recanati, in collaborazione con il comune di Porto Recanati, organizza una commemorazione per i sessanta anni dalla morte dell’artista Biagio Biagetti, scomparso nel 1948 (nella foto uno studio per una testa di Cristo).
Nato a Porto Recanati nel 1877, vissuto a Recanati e morto a Macerata, Biagetti è stato un artista di grande sensibilità, specializzato in opere di contenuti sacri. Divenne nel 1921 il primo direttore dei Musei Vaticani e nel 1932 curò l’allestimento della Pinacoteca Vaticana. Proprio nel giorno esatto della morte, il 2 aprile, si terrà a Recanati una giornata di celebrazioni che inizierà alle ore 18 in via Falleroni, presso l’abitazione di Biagetti, dove avverrà lo scoprimento di una lapide commemorativa. Alle ore 18,30, nel Palazzo comunale, ci sarà la presentazione in anteprima delle iniziative programmate in autunno per ricordare l’artista. Interverranno il sindaco di Recanati Fabio Corvatta e quello di Porto Recanati Glauco Fabbracci. La giornata dell’anniversario della morte si concluderà alle ore 19,30 nella chiesa di San Domenico, con una messa in ricordo dell’artista.
L’incontro nel Palazzo comunale (ore 18,30) è rivolto in particolare ai giornalisti ma è invitata a partecipare tutta la cittadinanza, per approfondire la conoscenza di un personaggio di grande spessore e cultura. Biagetti è stato molto legato a Recanati, diventata sua città d’elezione dove ha abitato per tanti anni. Un legame che viene ricordato anche nel testo della lapide dedicata al “Pittore, critico e storico dell’arte sacra. fondatore del laboratorio di restauro di opere d’arte in Vaticano, direttore per le pitture delle Gallerie Pontificie e dei Palazzi apostolici, direttore dei restauri della Cappella Sistina e delle Stanze di Raffaello. Qui visse lasciando di sé e della sua opera un vivo ricordo. L’Amministrazione comunale di Recanati nel 60° anniversario della morte. 2 aprile 2008”.
Biagio Biagetti
L’artista eseguì numerose opere su commissione dei conti Leopardi, come l’affresco sulla lunetta della facciata della Chiesa di San Leopardo o gli arazzi dipinti per il conte Ettore, di soggetto mitologico. Un omaggio a Gigli sono invece gli affreschi che l’artista eseguì per la tomba monumentale del tenore al cimitero cittadino. Pur avendo lasciato molte opere nella sua terra d’origine, Biagetti lavorò anche a Roma, Udine, Treviso, Bologna. Realizza tra l’altro le decorazioni della Cappelle Slava e del Crocifisso nella Basilica di Loreto, in collaborazione con il maestro Ludovico Seitz e nella Cappella di Santo Stefano della Basilica di Sant’Antonio a Padova. Divenne nel 1921 il primo direttore dei Musei Vaticani e fondò nel 1923 il primo Laboratorio di restauro di opere d’arte. Dal 1932 al 1944 eseguì, in Vaticano, importanti lavori di restauro, scrisse saggi e tenne conferenze sui grandi pittori del Rinascimento, ricevendo onorificenze ed incarichi nelle più prestigiose Accademie Italiane. Fu lui a provvedere, negli anni Trenta, al difficile restauro del Giudizio Universale nella Cappella Sistina affrescata da Michelangelo. Dal 1946 al 1947 diresse i restauri della cupola della Basilica Lauretana.