A cura di Andrea Bovari

POTENZA PICENA - Il 17 dicembre 2023, nella sua casa si spegneva Fausto Sampaolo, a Porto Potenza Picena, dove era nato il 28 settembre 1930. Una lunga vita la sua, spesa tra famiglia e lavoro, solidarietà sociale, impegno civile ed amore profondo per la sua terra e le tradizioni popolari.

Aveva lavorato come artigiano-imbianchino, poi all'Istituto Santo Stefano come educatore; attento ai bisogni dei diversamente abili, è stato commissario nazionale dell'Anegid, l'associazione per l'educazione dei giovani disadattati, impegnandosi attivamente per contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita.

La sua grande passione è stata la scrittura, sia in lingua italiana che in dialetto, l'idioma più appropriato ad esprimere la vita passata della comunità locale, le sue tradizioni, la sua storia quotidiana.

Per essere in grado di scrivere in vernacolo, Fausto chiese la collaborazione all'allora viceparroco di Porto Potenza, don Tarcisio Carboni, futuro vescovo di Macerata. Da lui apprese la metrica e la capacità di comporre in versi, strumenti che gli sono stati molto utili per la sua produzione letteraria. L'amore per le tradizioni popolari nacque in lui quando era appena un ragazzino, nel corso della seconda guerra mondiale: con la sua famiglia era sfollato in una casa colonica a Montecoriolano, sulle colline ad ovest di Porto Potenza.

In quel periodo, a stretto contatto con il quotidiano intriso di tradizioni e modi di dire, li fece propri e non li dimenticò mai: li seppe, successivamente, rappresentare in versi con pregevole maestria.

Si innamorò degli antichi mestieri, si diede da fare per raccogliere gli attrezzi relativi sperando, un giorno, di poterli esporre in un museo appositamente creato, dove gli artigiani potessero spiegarne il funzionamento e gli usi alle scolaresche.

Nel luglio 1982, con la collaborazione della Pro Loco portopotentina organizzò la mostra "Robba de nuaddri", nella quale si esposero arnesi relativi ai mestieri contadini e marinari. Sampaolo è stato, inoltre, fondatore e presidente del Centro Ricreativo Culturale "Terza Età" di Porto Potenza; nel 2004 fondò e presiedette il Centro Studi Portopotentino, al quale, tra l'altro, si deve "Lo Porto de Cent'anni fa", progetto culturale che rievoca, attraverso figuranti in costume, la vita locale degli inizi del 1900.

Il 28 luglio 2024 è stato presentato il libro di poesie in dialetto "Fausto Sampaolo-Nonno Vinge' Una vita tra poesia e tradizioni popolari", curato da Alida Scocco ed Andrea Bovari, con le illustrazioni di Paolo Bovari. È una raccolta di poesie in vernacolo- oltre ad alcune in lingua italiana- che Fausto ha scritto attingendo alle sue esperienze di vita con umiltà e saggezza. Egli ha saputo osservare la quotidianità, rispettarne i valori, donando al lettore immagini familiari che evocano le emozioni antiche della storia popolare.

Il dialetto, in queste poesie, rende vivi i versi, li arricchisce di un'ironia garbata che invita al sorriso bonario, indulgente. Fausto mostra delicatezza d'animo, senza toni forti, ponendo l'accento sull'armonia, l'amicizia e gli affetti più cari.

Alla presentazione del libro, svoltasi alla base della torre di Sant'Anna, luogo iconico della storia di Porto Potenza, è intervenuto un pubblico numeroso, tanta gente che ha voluto rendere omaggio ad un uomo che si è speso molto per il sociale, una persona buona ed instancabile che ci ha donato una preziosa testimonianza da conservare e dalla quale prendere spunto per ulteriori sviluppi nella direzione del recupero delle nostre tradizioni.
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