di Alessandra Perticarà, capogruppo consiliare Idea Futura
POTENZA PICENA - Significativo intervento al Consiglio Comunale del 30 settembre da parte del gruppo consiliare di opposizione Idea Futura, in particolare dei consiglieri Ing. Simona Galiè e Ing. Tommaso Gaballo, di cui sono a riepilogare i passaggi salienti.
La riqualificazione di Piazza Matteotti rischia seriamente di rientrare nel “guinness dei primati” della storia del Comune di Potenza Picena come il primo intervento che, ancora prima di iniziare i lavori, ha già subito una variante!
L’Amministrazione ha giustificato tale scelta nella delibera del 23 settembre scorso e nel Consiglio Comunale del 30 settembre, con l’intenzione di sostituire la pavimentazione carrabile in calcestruzzo prevista in progetto, con una pavimentazione in sampietrini di arenaria.
Fin qui tutti d’accordo. Chi non vorrebbe dei bei sampietrini nelle porzioni carrabili del salotto del paese? Peccato però che le reali motivazioni di questa “variante preventiva” siano altre.
La Giunta infatti a dicembre 2023 approva il progetto così come gli viene presentato per due ragioni: la prima è che resisi conto che una pavimentazione in sampietrini non avevano i soldi per finanziarla avrebbero dovuto attendere l’anno successivo per cambiare il progetto esecutivo posto a base di gara, la seconda è che a fine marzo 2024 sarebbero decorsi i termini imposti dal PNRR per l’appalto dei lavori e la stipula del contratto d’appalto. Quindi bisognava correre!
Di questo abbiamo prova in quanto dopo l’approvazione del progetto esecutivo avvenuta in data 12 dicembre 2023, l’Amministrazione ha annunciato più volte pubblicamente l’intenzione di essere disponibile ad una variante economica in corso d’opera.
Come ha da sempre sottolineato la minoranza, questa fretta nasce dell’errore di aver suddiviso un contributo di 5 mln € finanziati dal Bando Rigenerazione Urbana in 9 progetti distinti, con il risultato che: i progetti proposti non seguono una strategia complessiva, tutte le opere risultano sottostimate e necessitano di ingenti risorse comunali per essere realizzate, e sono state complicate le procedure ed il lavoro degli Uffici Comunali con i conseguenti ritardi e difficoltà per farli partire.
Di questo approccio superficiale dell’Amministrazione abbiamo prova perché i lavori, finanziati con un contributo di 525.281,78 € del PNRR, all’inizio prevedevano un cofinanziamento del Comune pari a soli 15.000,00 €, poi incrementato di ulteriori 135.000,00 a novembre 2023, ed oggi di altri 115.000,00 € per complessivi 265.000,00 €, oltre un terzo del costo totale. E ancora devono partire i lavori! Vedremo a quanto ammonterà il conto finale una volta completata l’opera.
Delle due una: o si è sbagliato il Bando al quale proporre 9 interventi distinti, oppure si è sbagliato a quantificare il valore delle opere per farcele rientrare.
Ciò che è certo è l’approccio approssimativo con cui l’Amministrazione Tartabini affronta tematiche tanto importanti, e l’incapacità di saper programmare gli interventi facendo buon uso delle risorse umane, strumentali e finanziarie di cui dispone.