PORTO RECANATI - Venerdì 30 Agosto all’Anfiteatro Natale Mondo presentazione e raccolta fondi del progetto “Le Cose Cambiano - Cosa facciamo quando uno di noi muore?” dedicato a Carlo Bartoli.

Gli amici coinvolti nelle riprese interverranno insieme ai familiari. Nel corso della serata visione del trailer concettuale del progetto.30AGOPORTO

Il docufilm "Le cose cambiano" racconta la vita di Carlo Bartoli, giovane portorecanatese scomparso nel 2020. Realizzato da Nicolò Piccioni, il film raccoglie ricordi e testimonianze per onorare la sua memoria. Una raccolta fondi su GoFundMe è stata avviata per completare la produzione.

Nella home dedicata alla raccolta fondi si legge:

“Le emicranie che tormentano Carlo sin da quando era bambino sono morse inesorabili, tempeste violente che possono deflagrare in qualunque momento nel suo cervello. Colpa di una massa tumorale benigna che Carlo, negli anni, ha imparato a tenere sotto controllo con l’aiuto dei medici. Almeno fino al 2019, negli stessi mesi in cui il Covid-19 sta attanagliando il pianeta. In quel periodo Carlo ha 19 anni e si trova in Spagna, dove lavora come aiuto cuoco in un ristorante di Valencia. È allora che le sue crisi peggiorano drasticamente. Dovrebbe tornare velocemente in Italia per farsi curare da chi lo ha sempre seguito, ma le restrizioni dovute alla pandemia rendono ardua l’impresa. Dopo infiniti rifiuti da voli straordinari e autobus cancellati, riesce finalmente a imbarcarsi su un traghetto che salpa dal porto di Barcellona verso Genova, dove ad attenderlo c’è suo padre Giancarlo.Un’attesa vana, purtroppo, perché Carlo morirà nella sua cabina a poche ore dall’arrivo. Estate 2023. Finalmente è di nuovo possibile tornare ad organizzare un Partyccio, ovvero un gigantesco, devastante party in aperta campagna a base di alcol. Ormai una tradizione per uno storico gruppo di amici che però, questa volta, si trova a fare i conti con qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato: uno di loro, Carlo, non c’è più. Una verità tanto incontrovertibile quanto inaccettabile, quasi impossibile da elaborare. E così, senza che nessuno lo avesse pianificato, il Partyccio 2023 si trasforma in qualcosa di diverso e inaspettato: in un vero e proprio rito di passaggio, nella dolorosa e al tempo stesso vitale elaborazione collettiva di un lutto inaccettabile”.