nota congiunta gruppi consiliari Centro Destra Unito, Civici per Porto Recanati, Porto Recanati 21>26
PORTO RECANATI - Con la fine di maggio, i tre gruppi di minoranza (che rappresentano tuttavia i 2/3 dei cittadini di Porto Recanati) interrompono la raccolta firme contro il BICIPLAN.
Nonostante ci siano ancora richieste per firmare, e non siano stati raccolti tutti i fogli firmati ancora in circolazione nei vari esercizi, abbiamo ritenuto le firme raccolte siano sufficienti allo scopo che ci eravamo proposti.
Con la raccolta delle firme, che è avvenuto in modo assolutamente spontaneo, volevamo sollecitare l’Amministrazione Michelini/Riccetti a rivedere il progetto presentato il 28 luglio 2023 dall’arch. Tirso insieme al Sindaco ed all’assessore Riccetti e mai modificato come dimostrato dalle tavole che di recente ci sono state consegnate dai competenti uffici comunali e nonostante la maggioranza abbia sostenuto in alcune circostanze -ma solo a parole- che modifiche al progetto originario siano state fatte.
Noi dell’opposizione siamo tutti concordi nel voler perseguire la strada di una mobilità sostenibile ma riteniamo che per fare ciò, senza che tale innovazione renda più gravoso e difficile per i cittadini vivere la quotidianità del paese, sia necessario ricercare soluzioni possibili ed adattabili alla nostra città mentre il progetto presentato, se realizzato come rappresentato ed illustrato dalla maggioranza, rappresenterebbe un problema molto serio per il futuro della nostra città e per i suoi abitanti.
Alla raccolta firme hanno aderito circa 3.600 cittadini di cui oltre la metà portorecanatesi, tutti maggiorenni. Oltre ai residenti, hanno firmato – su loro richiesta – cittadini proprietari di seconde case, lavoratori presso le aziende commerciali e balneari, liberi professionisti ed artigiani, cittadini dell’hinterland che frequentano Porto Recanati per lo shopping e altri propri interessi.
Le consegneremo in questi giorni nelle mani del Sindaco.
Il numero dei firmatari residenti sarebbe stato sufficiente per chiedere, secondo quanto previsto dal nostro Regolamento per gli Istituti di Partecipazione, un referendum consultivo. Ma non era l’obiettivo che ci eravamo prefissi, almeno in questa fase.
Porto Recanati vive prevalentemente di turismo ed attività correlate, era giusto far esprimere a tutti il proprio parere.
Dalle firme raccolte sono state cancellate le firme multiple, i nomi di fantasia evidenti e, naturalmente, chi dopo aver firmato(spontaneamente) è stato indotto a ripensarci (dalle dichiarazioni raccolte dai diretti interessati).
Ci auguriamo che l’Amministrazione Michelini, voglia rivedere il progetto sia alla luce del grande malcontento sia a seguito di una rivalutazione di quelle che sono le effettive ed evidenti peculiarità della nostra città, delle attività e dei parcheggi.