MONTELUPONE - Affida a FB il sindaco Rolando Pecora la reazione alla decisione del Tribunale di condannarlo ad otto mesi per truffa ai danni dell'AST, sottolineando che il provvedimento lo riguarda come medico e non come amministratore della città.Pecora Rolando 1

"Alcuni avranno avuto notizia della sentenza di primo grado che mi riguarda relativa al mio lavoro di Medico - scrive Pecora -. Se non avessi la carica di Sindaco che l’80% dei mie concittadini mi ha affidato, penserei: “sono fatti miei”. Poiché invece ho questo ruolo, sento di dovere alcune considerazioni a quell’80%.  Sono stato Medico e Pediatra ospedaliero.  Dopo un servizio di 6 anni all’ ospedale Salesi, ci sono stati Recanati e poi Civitanova. In queste ultime sedi, insieme ad alcuni Colleghi, ho creato un centro di eccellenza per la cura delle malattie allergiche e respiratorie dei bambini e, insieme al mio ex Direttore, abbiamo creato anche un centro di eccellenza per la cura delle malattie endocrine. Eccellenza? Lo hanno dimostrato i numeri delle prestazioni ambulatoriali e dei ricoveri per pazienti di tutte le Marche. Lo ha confermato la Regione riconoscendo solo al mio centro, oltre che al Salesi, l’autorizzazione a cure particolarmente costose dell’allergia e dell’asma pediatriche. Ho ottenuto dall’UNICEF il riconoscimento, unico nelle Marche, di ospedale amico dei bambini. Ho partecipato a ricerche farmacologiche in ambito internazionale. Ho curato la formazione e l’aggiornamento dei Pediatri della nostra azienda e della Regione. Sono stato tra i pochissimi responsabili di reparto pediatrico a non girare il mondo con sponsorizzazioni di ditte di latti per neonati. Non v’è chi possa dire di aver pagato “in nero” una mia prestazione.  Sono stato e sono Sindaco.
Per 4 mandati, con un crescendo di consensi. Ho dovuto affrontare i due grandi terremoti che hanno colpito la nostra regione, tre esondazioni del fiume Potenza, il PNRR, il COVID: con eccellenza? Non sta a me dirlo: possono dirlo i Cittadini con il voto. Certo è che dal primo mandato all’attuale ho “maneggiato” miliardi in tutta onestà, senza curare il mio interesse, ma solo quello della mia Comunità. Ora la condanna. Il cammino giudiziario è in corso. Ci sono ancora due gradi di giudizio prima che la sentenza divenga definitiva e potrò parlarne alla fine. Posso solo anticipare che non ho debiti con la mia coscienza, con la mia famiglia, con la mia Comunità e che non sono mai venuto meno a quanto dovevo, con le mie capacità, a tutti i miei piccoli pazienti".