MONTEFANO - La Giuria del Festival di Fotografia di Montefano ha conferito l’ambito Riconoscimento alla Carriera 2024 a Paolo Ventura, maestro della staged photography, il cui lavoro fonde realtà e finzione, offrendo immagini di straordinaria potenza narrativa.
Denis Curti, Direttore Artistico del Festival, descrive così la poetica dell'artista: “Quella di Paolo Ventura è una fotografia della messa in scena, una forma espressiva che rompe la formalità della pratica fotografica tradizionale. Ventura ci conduce in un viaggio tra molteplici possibilità creative, esplorando sentimenti misteriosi. Le sue immagini, all’apparenza autentiche, si rivelano costruite con minuziosa attenzione al dettaglio, come si fa nel cinema. Così facendo, Ventura racconta storie che fondono sogno, ricordo e invenzione, accompagnando l’osservatore su quella sottile linea tra realtà e finzione. È un ‘fotografo-impostore’ consapevole del potere ingannatore della fotografia.”
Paolo Ventura, nato a Milano, ha iniziato la sua carriera come fotografo di moda, collaborando con riviste come Vogue ed Elle. Tuttavia, negli anni 2000, ha scelto di dedicarsi a un percorso artistico più personale, trasferendosi a New York. Qui ha realizzato progetti come War Souvenir (2006) e Winter Stories (2009), celebri per l’uso di diorami in miniatura e per il loro stile sospeso tra memoria e immaginazione.
Tornato in Italia nel 2010, Ventura ha continuato a esplorare la fotografia in relazione alla storia e all’identità, spesso coinvolgendo la sua famiglia nei suoi lavori.
Ha anche collaborato con il teatro, creando scenografie per opere liriche come Pagliacci e Cavalleria Rusticana. Ventura è un artista di fama internazionale, con mostre in spazi prestigiosi come il Museo MACRO di Roma e l'Armani/Silos di Milano. La sua autobiografia “Autobiografia di un impostore” (2021) racconta la sua vita e la sua visione artistica in modo intimo e riflessivo.
Quest'anno, il Premio New Talent 2024 è stato assegnato a Sofia Billi Rostirolla, talentuosa artista marchigiana, per il suo progetto “Barabba”, realizzato ad inizio 2024. Le sue fotografie raccontano la vita di Marco e Raissa, una coppia di pescatori della Riviera del Conero, la cui barca porta il nome di Marco, soprannominato “Barabba”. Attraverso la sua opera, Sofia esplora il profondo legame tra l’uomo e il mare, mettendo in luce il sacrificio di vite dedicate alla pesca comunque permeate dalla gioia di vivere.
Nata ad Osimo nel 2004, Sofia si è diplomata con il massimo dei voti in Grafica e Comunicazione nel 2023, nel novembre dello stesso anno viene ammessa alla Scuola Jack London di Fotografia e Letteratura. Nel 2024 viene selezionata per partecipare allo speciale “DiciottoVenticinque” di Fotografia Europea per il quale realizza il suo progetto “Barabba” che venne esposto durante il festival.