MONTECASSIANO - Per il sesto anno, tornano "I fumi della fornace" con un’altra edizione di quattro giornate, in programma dal 22 al 25 agosto 2024, dedicata al tema della “conversione”.

Conversione come rinascita di un luogo, coltivazione di quel movimento che ha portato Valle Cascia a diventare un cantiere ininterrotto di sperimentazioni, alleanze, ecologie dell’immaginazione giunte da tutta Italia.

​Conversione come rivoluzione percettiva, altro modo di vedere le cose che sembravano soltanto “quotidiane”.

Conversione come quella singola lacrima che riga il muro dello sconforto e ci traghetta verso altri mondi, ancora impensati.

Conversione come una turbolenza di atti continui, come giustapposizione di relazioni, di prossimità, di campi di forze e di conflitti.

Conversione come contagio immaginativo.

Conversione come «un moto tempestoso che attraversa le fitte onde della massa», quel moto tempestoso che permetta a Bianca, il personaggio di un racconto indimenticabile di Gertrud von Le Fort, di cantare mentre si avvia verso la ghigliottina durante il martirio delle carmelitane di compiègne. È lei l’ultima al patibolo, la figura che ci dice, ancora una volta, che «l’umano non basta».

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