MACERATA - Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato di Macerata, ha eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti di un cittadino italiano di circa cinquant’anni, residente a Macerata, pregiudicato, su disposizione dell’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata. Nello specifico, il provvedimento, a cui è stata data esecuzione da personale della Squadra Mobile, è stato emesso poiché l’uomo è stato ritenuto colpevole del reato di peculato, in qualità di amministratore di sostegno e si sarebbe appropriato indebitamente di circa 37mila euro.
Al termine degli accertamenti di rito lo stesso è stato tradotto presso la casa di reclusione di Fermo dove dovrà scontare una pena di cinque anni e tre mesi, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Nell'ambito delle attività di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione dei reati e alla repressione dell'immigrazione clandestina, la Questura di Macerata ha condotto una serie di operazioni che hanno portato al rintraccio di tre cittadini stranieri, nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale da parte del Prefetto di Macerata.
Una prima operazione, condotta dalla locale Questura e dal Commissariato di Civitanova Marche ha portato all'espulsione di una cittadina albanese risultata clandestina nel territorio provinciale. Il Prefetto di Macerata ha disposto il suo rimpatrio, che, previa convalida dell’Autorità Giudiziaria, è stato eseguito dal Questore con accompagnamento della donna presso la frontiera marittima di Ancona, dove, in data 21/01/2025, è stata imbarcata su una nave diretta in Albania.
In tale contesto, il personale della Squadra Volante della Questura di Macerata ha rintracciato nei giardini DIAZ un cittadino marocchino che risultava avere a carico precedenti penali. Considerata la sua posizione irregolare, è stato emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione dal territorio nazionale. A seguito di ciò, il Questore di Macerata ha disposto il trattenimento del soggetto presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio, al fine di consentire l’effettivo rimpatrio nel suo paese d'origine.
Infine, i Carabinieri di Macerata hanno rintracciato un cittadino egiziano, risultato destinatario di un provvedimento di rifiuto della protezione internazionale e inottemperante a un precedente decreto di espulsione. A seguito di tale rintraccio, il Prefetto di Macerata ha disposto l'espulsione del soggetto, mentre il Questore di Macerata ha adottato nei suoi confronti una misura alternativa al trattenimento, con obbligo di firma, finalizzata all'effettiva esecuzione del provvedimento espulsivo, nei confronti della quale l’uomo si rendeva inosservante e per tale motivo veniva deferito all’autorità giudiziaria.
Queste operazioni evidenziano l'impegno costante delle forze dell'ordine nella lotta contro l'immigrazione clandestina e nella tutela della sicurezza pubblica. La collaborazione tra Questura, Carabinieri e le altre forze di polizia continua a garantire un monitoraggio efficace del territorio, contribuendo a mantenere l'ordine e la legalità.